Una stella del rugby caduta in disgrazia trova uno scopo e decide di allenare la squadra della sua vecchia scuola, guidando i ragazzi e se stesso verso la crescita e il riscatto.
Salve amici cinefili!
Quando ho iniziato “The Winning Try”, mi sono sentita subito coinvolta: un K-drama sportivo ambientato nel mondo del rugby coreano mi sembrava già una proposta fresca e intrigante. E infatti, dal primo episodio ho percepito subito qualcosa di speciale — una combinazione di sensibilità, forza e quella spinta istintiva che ti fa tifare senza nemmeno accorgertene.
La storia segue Joo Ga-ram, un ex atleta che, dopo un periodo difficile, ritorna nella sua vecchia scuola come allenatore di una squadra che non ha mai brillato particolarmente. Ciò che mi ha colpito è che la trama non si limita alle partite o all’azione sportiva, ma mostra come persone diverse, con fragilità ed esitazioni, riescano a crescere insieme e a trovare fiducia reciproca.
Ga-ram, interpretato magistralmente da Yoon Kye-sang, è un personaggio che cattura subito l’attenzione: un tipo impulsivo e ribelle, ma capace di dolcezza e profondità, con un passato che lo segna ancora. Vedere il suo percorso da spirito libero a vero punto di riferimento per i ragazzi è uno degli aspetti più appaganti della serie.
E anche se “The Winning Try” parla di rugby, ciò che mi ha conquistata davvero è la gamma di emozioni che porta in scena. Tra momenti di vulnerabilità — come le sfide personali dei giocatori, le difficoltà legate alla salute e alla carriera di Ga-ram, o le tensioni interne alla squadra — ci sono anche tante scene leggere e divertenti che alleggeriscono l’atmosfera.
La serie non rinuncia nemmeno ai fili romantici e ai rapporti che nascono fuori dal campo: amicizie solide, rivalità che si trasformano in intesa, e una love story secondaria che aggiunge dolcezza senza diventare invadente.
Quando ho terminato l’ultimo episodio, avevo la sensazione di aver condiviso un percorso autentico con questi ragazzi, fatto di impegno, cadute e nuovi slanci. Le vittorie in partita contano, certo, ma ciò che rende la serie davvero preziosa è vedere ogni personaggio affrontare i propri limiti e trovare la propria strada. La finale al National Sports Festival è uno di quei momenti che ti emoziona non per l’azione, ma per il significato che porta con sé.
Come ogni drama, anche questo ha qualche piccola imperfezione: alcune sottotrame si dilatano un po’, e qualche personaggio secondario avrebbe meritato più attenzione. Ma al tempo stesso questa abbondanza narrativa rende l’insieme più ricco e genuino.
“The Winning Try”, disponibile su Netflix, è molto più di un semplice drama sportivo: è un piccolo abbraccio in dodici episodi. È la serie che ti fa riflettere davvero sul senso di “squadra” e “resilienza”, anche dopo aver spento la TV. Se cerchi qualcosa che sappia farti ridere, emozionarti, fare il tifo e lasciarti con un sorriso sincero, questa è la scelta giusta.
Ti resta dentro, proprio come una meta segnata tutti insieme.
Buona Visione!




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