Data di uscita: 23 novembre 2025
Il gioco è cambiato. Tuttavia le regole sono le stesse: chi
ama perde. Chi odia, vince. Forse.
Eva ha smesso di credere nelle favole. E anche nella luce
che le brucia dentro. Ha scelto la rottura, ha reciso il filo, non per fuggire,
ma per non farsi divorare. Ora cammina sull’abisso, a un passo dal diventare
ciò che ha sempre temuto.
Jonathan ha perso l’unica cosa che gli dava pace. Adesso non
vuole più pace. Vuole vendetta. Fredda. Chirurgica. Definitiva. Non è più
l’agnello sacrificale: è il fuoco che resta dopo la cenere. E qualcuno pagherà
per averlo fatto a pezzi. Il tempo per lui non è lineare: è una spirale che lo
inghiotte, lo plasma, lo arma.
L’amore è l’unica cosa, l’unica forza, capace di redimerli,
capace di salvarli!
Nel vuoto lasciato dal Killer di Boston, emergono nuove
presenze.
Samuel. Razionale. Crudele. Calmo come la lama prima
dell’affondo. È presenza. È sussurro. È condanna incarnata. I suoi scopi sono
celati da simboli antichi e memorie che non appartengono a questo mondo.
E poi c’è il Principe; l’ombra che parla come una divinità e
punisce come un demone. Nessuno sa chi sia! Nessuno sa da dove venga! Ma è
chiaro cosa vuole: il controllo. Lui è l’occhio dentro lo specchio che guarda
indietro. Lui non uccide per istinto. Lui costruisce imperi sulle ossa. E ha
scelto il suo trono.
Tra loro, immobile e tagliente c’è Estella. La voce narrante
di un incubo lucido. Ironia velenosa. Sguardo affilato. Cuore inaccessibile. È
spettatrice e carnefice, chiave e serratura. Lei sa. Danza tra segreti e
rivelazioni. Ma dire è un atto di potere. E lei non regala niente.
Fra le sue dita, c’è il destino di chi ancora crede di avere
una scelta.
E mentre le città cadono, mentre gli incubi diventano
routine e i simboli tornano a sanguinare, nuovi nomi appaiono insieme alle
ombre. Tra nuove alleanze instabili, tradimenti che riscrivono la memoria, e un
disegno antico che continua a stringere la sua morsa, ogni verità è una milizia
a doppio taglio. Ogni silenzio è un avvertimento.
Il secondo volume di una serie che scava nelle ombre
dell’anima.
Qui, l’eroismo è una fiaba.
E chi crede di essere libero… è già in trappola.
Ehilà, appassionati di lettura!
Oggi vi parlo de “Il Principe di Cenere” di Francesca Forlenza, il secondo volume della serie “I Figli del Tempo” che si è rivelato davvero avvincente. Se cercate una storia intensa e adrenalinica, questo titolo fa per voi: la Forlenza orchestra un’avventura che fonde il brivido del thriller metafisico al fascino del fantasy soprannaturale.
In “Le Porte del Tempo” è emerso subito che Eva e Jonathan non erano gli eroi, ma pedine di un grande gioco cosmico. Il loro amore, intenso e proibito, è manipolato da entità oscure come Estella e il Killer di Boston, e la serie lascia chiaro fin dall’inizio che la speranza è solo un’illusione.
Qui la tensione
raggiunge il massimo: il ritmo è frenetico, ricco di colpi di scena e misteri
legati alla figura magnetica del Principe. Le dinamiche tra Eva e Jonathan
diventano sempre più rischiose, il drama si intensifica e una costante paranoia
accompagna ogni pagina, mentre il mondo attorno si fa sempre più ostile.
Ho apprezzato soprattutto la capacità di rendere tangibile l’oscurità, grazie a un mix di magia, destino e suspense che mi ha tenuta incollata alle pagine. Pur non essendo il mio genere abituale, l’ho trovato sorprendentemente coinvolgente: trama ricca, personaggi intensi e uno stile che rende “Il Principe di Cenere” un’esperienza che consiglio senza esitazioni.
Qual è stata l'ultima
volta che un libro fuori genere vi ha sorpreso?
Buona Lettura!





Nessun commento