Il filo di Nortia: L'Occhio della Tigre di Monica B. (AlterEgo Series Vol. 3)

 




Che succede quando bianco e nero si mescolano?

Se lo chiedono anche Skyler e Cade, che sono così diversi da poter abitare galassie lontane e, allo stesso tempo, così simili da non poter respirare la stessa aria.

La bella mutaforma, una tigre bianca rarissima, è stata addestrata fin da adolescente per diventare un temibile cecchino. Vendicare la morte dei genitori è tutto ciò che le interessa, finché a intralciarle il cammino non arriverà un uomo in grado di minare ogni sua certezza. Dover collaborare con Cade, membro dei Delta Force, per riuscire a risolvere una missione particolarmente complicata, la farà cedere su diversi punti.

Primo fra tutti: mai mischiare il lavoro con il piacere.

Cade, da parte sua, vuole Skyler con ogni fibra del suo essere, ma allo stesso tempo la odia per il ruolo che riveste. Non sarà facile per i due riuscire a ragionare con lucidità, soprattutto quando il desiderio rischia di sopraffarli.

Tra temibili pericoli e notti bollenti, chi sarà il vincitore in questa disputa all’ultimo bacio?

TW: Questo romanzo contiene scene violente, linguaggio scurrile e descrizioni sessualmente esplicite. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico consapevole.



Monica B. torna a sorprenderci con "L’Occhio della Tigre", il terzo volume della serie "AlterEgo", un urban fantasy ricco di azione, tensione emotiva e personaggi straordinari. 

Skyler è una mutaforma tigre bianca addestrata per essere il miglior cecchino in circolazione e cresciuta con un solo scopo: la vendetta.

La svolta nella sua vita arriva quando incontra Cade, membro dei Delta Force, una divisione speciale dell'esercito americano.

Entrambi si ritrovano a confrontarsi non solo con il pericolo esterno, ma anche con i propri demoni interiori.

Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è senza dubbio la caratterizzazione dei personaggi. Lei è un personaggio forte, indipendente e determinato, segnata dal dolore e dalla solitudine. La sua evoluzione da cacciatrice solitaria a donna in grado di fidarsi è toccante e con solide basi. 

Il rapporto con Cade si sviluppa in un equilibrio perfetto grazie alla tensione e alla crescita reciproca. 

La bellezza della penna di Monica è senza dubbio il non dare per scontato nulla. Il romanticismo non sovrasta e si intreccia perfettamente con l'azione e il mistero. Grazie al suo stile incisivo, sembra di star vivendo quelle scene e non di leggerle. Sono descritte con tanta precisione che mantengono il lettore incollato alle pagine e offrono una visione sulle tematiche presenti (come la fiducia negli altri, il dolore e la vendetta).

I miei complimenti!




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