Il giovane Samuel (l’esordiente Miles Caton, già corista di H.E.R.) è un mezzadro nella piantagione di Clarksdale, in Mississippi. Figlio del predicatore, è destinato a prendere il suo posto in futuro, ma il suo unico interesse, il suo unico amore, è il blues. Sceglie perciò di seguire, almeno per una notte, i suoi cugini, i gemelli gangster Smoke e Stack (entrambi interpretati da Michael B. Jordan), appena tornati da Chicago con molti dollari, molto alcol e l’idea di aprire un juke joint.
Il film racconta solo il tempo da un’alba all’altra, ventiquattro ore in cui tutto cambia e a trasformarlo è proprio la voce di Sammie, talmente potente da aprire uno squarcio tra i mondi, tra passato, presente e futuro, tra vivi e morti. È questa la potenza del blues, ma anche la sua maledizione. A sentire il richiamo della musica, infatti, è anche il diavolo stesso (Jack O’Connell). Resistergli e sopravvivere fino alle prime luci del giorno sarà l’obiettivo e l’imperativo per tutti.
(Scena a metà dei titoli di coda) 1992. Sammie è ormai un popolare musicista blues avanti con l'età. Una sera gli immortali Stack e Mary gli fanno una visita a sorpresa: lui spiega che Smoke gli aveva, a suo tempo, permesso di fuggire a condizione che lasciasse in pace lo stesso Sammie. I due offrono al musicista l'immortalità, ma lui la rifiuta ancora perché conscio di aver ormai fatto il suo tempo; accetta però di suonare una canzone per Stack, che non ha mai dimenticato quanto adorasse tale musica. Prima che i due se ne vadano, il musicista confessa che, sebbene abbia ancora incubi su quella sera, è stato anche il giorno più bello della sua vita. Stack è dello stesso parere poiché è stata l'ultima volta che ha visto suo fratello e il sole, e l'unica volta in cui si è sentito veramente libero.
(Scena dopo i titoli di coda) 1932. Poco prima del ritorno di Stack e Smoke, Sammie è nella chiesa di suo padre a eseguire una toccante versione di This Little Light of Mine con la chitarra.
Bentrovati amici cinefili!
Aglio, paletti, acqua santa, argento, luce del sole.. avete capito di cosa si tratta? Esatto, parlo dei vampiri, i veri protagonisti dell'opera di oggi: “I peccatori”. Uscito nelle sale a maggio, il film è stato co-prodotto, scritto e diretto da Ryan Coogler, con la collaborazione di Warner Bros Italia, e vede Michael B. Jordan nei panni principali, interpretando due ruoli.
La storia è ambientata nel 1932, dopo la fine della prima guerra mondiale e l'abolizione della schiavitù. Molti uomini e donne cercano di fuggire dalla segregazione violenta dirigendosi a nord, nella cosiddetta Grande Migrazione. Da Chicago, da quel sogno infranto di una terra libera, tornano i fratelli Smoke e Stack, con l'intenzione di aprire un juke joint, un locale per divertimenti musicali e balli riservato a un pubblico esclusivamente afroamericano.
Ryan Coogler con “I Peccatori” impone allo spettatore la sua metrica principale e lo fa insieme al musicista Ludwig Göransson: la musica.
Parte dalla colonna sonora per firmare il suo film più originale e da qui inizia ad adattare interpreti, sceneggiatura e paesaggi. Un'opera blues-folk-rock che si trasforma in horror e azione, con un accompagnamento musicale sempre più intenso e coinvolgente, intrecciato a una sceneggiatura ben costruita e intelligente.
La forza soprannaturale della musica rompe i confini temporali dei generi cinematografici, riflettendo i temi affrontati dallo stesso regista: la fratellanza, la redenzione e la libertà dell’horror si mescolano al blues, simbolo di resistenza, identità e comunità.
In chiusura, un applauso al meraviglioso cast, spesso impegnato in performance canore o di danza: in particolare la memorabile scena di ballo di Jayme Lawson e il debuttante Miles Caton, che con la sua voce e chitarra ci incanta per l'intera durata del film.
Nonostante non sia una grande appassionata del genere, questo film mi ha toccato profondamente fin dal trailer. Non vedevo l’ora di andare al cinema e vi consiglio vivamente di vederlo e lasciarvi travolgere dalle numerose canzoni, danze sempre più sensuali e coinvolgenti.
Buona Visione!
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