Serie tv: Storia della mia famiglia

 





Fausto (Eduardo Scarpetta) è un trentenne di Ercolano in procinto di morire, la cui più grande preoccupazione è a chi affidare i suoi due figli ancora piccoli, Libero (Jua Leo Migliore) ed Ercole (Tommaso Guidi), che vivono con lui da quando la loro madre è stata privata dell'affido. Le uniche persone cui Fausto può delegare il suo compito di genitore sono sua madre Lucia (Vanessa Scalera), che in gioventù è stata piuttosto irresponsabile, il fratello minore Valerio (Massimiliano Caiazzo), che ha avuto trascorsi di droga, e i suoi due amici d'infanzia: Maria (Cristiana Dell'Anna), da sempre innamorata di Fausto, e Demetrio (Antonio Gargiulo), da sempre innamorato di Maria. Fausto li riunisce e comunica le sue intenzioni, ma loro non sono pronti ad accettare un compito di così grande responsabilità, anche perché trovano già difficoltà nel gestire la propria vita. Ci si potrà fidare di questa famiglia scombinata?




Salve amici cinefili!

 
Oggi vi presento la serie tv italiana “Storia della mia famiglia”, ideata e scritta dallo showrunner Filippo Gravino (ACAB – La serie) e diretta da Claudio Cupellini. Questa miniserie, composta da 6 episodi, è prodotta da Palomar, distribuita da Netflix e si piazza subito tra le dieci più viste in Italia grazie all’intreccio di ironia e malinconia con cui vengono raccontati i temi universali e profondi come la famiglia, la morte, il lutto e la malattia.

In un vortice di emozioni, lacrime e risate e la capacità di mescolare dramma e ironia, il dramedy racconta i flashback che ci svelano la storia di Fausto e il passato dei personaggi e il presente, in cui i “fantastici quattro” (Lucia, Valerio, Maria, Demetrio) si trovano alle prese con il nuovo assetto familiare.

Ciò che ho amato tantissimo, sono gli audio che Fausto registra, che rappresentano un modo emozionante per tenere vivo il suo ricordo, trasmettendo insegnamenti, momenti di leggerezza e affetto, quasi come se lui non se ne fosse mai andato via. 

La serie sottolinea come la memoria dei propri cari non si spegne con la loro scomparsa, ma rimane impressa in parole e gesti che continuano a vivere.



«Signori buongiorno, come vedete io, anche oggi, ho aperto gli occhi»

 
In un’epoca in cui il concetto di famiglia tradizionale forse non esiste più come una volta, la serie ribadisce che la famiglia non è definita solo dai legami di sangue.

Fausto ci propone un improbabile clan sgangherato e amatissimo a cui affida responsabilità inattese, ma sa che quelle persone si prenderanno cura l’uno dell’altro, anche quando non è facile.

“Storia della mia famiglia” è un racconto di gioie e di cadute, di risate, di persone capaci di commettere grandi e piccoli errori, gesti eroici, in cui, tutti e nessuno escluso, danno il proprio peggio cercano di fare il proprio meglio.

Una serie che vuole parlare a tutti, con il linguaggio della sincerità, delle emozioni e dei sorrisi e per questo vi consiglio di guardarla.

 
Buona Visione !!






 

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