Questa volta, Amelia si ritrova immersa in un’indagine inaspettata durante un Natale che prometteva solo relax e intimità nello chalet di montagna di Enrico Linardi, criminologo e suo compagno. Ma, come spesso accade quando c’è Amelia di mezzo, il passato non rimane sepolto e un mistero familiare viene a galla, costringendo entrambi a confrontarsi con segreti che vanno ben oltre la semplice logica.

Scrittura fluida e piena di dettagli che rendono i luoghi e i personaggi vivi e tangibili. La tensione narrativa cresce pagina dopo pagina, alternando momenti di suspense a riflessioni profonde sui rapporti umani e sul peso delle eredità familiari. Amelia si conferma una protagonista brillante: curiosa, coraggiosa e determinata, ma con una vena di umanità che la rende incredibilmente reale.

Un plauso particolare va al rapporto tra Amelia ed Enrico. Il loro legame è reso in maniera autentica, con un’alchimia palpabile e un conflitto interiore ben costruito. Enrico, inizialmente restio a lasciarsi coinvolgere nell’indagine, si rivela un contrappunto perfetto alla natura indomita di Amelia. E poi c’è Indiana, il gatto magico che, come sempre, aggiunge quel tocco di ironia e mistero che non può mancare in un romanzo come questo.