Kdrama: Begins ≠ Youth

 

Ben ritrovati.Finalmente oggi un articolo di doppia rilevanza: vi parlo della serie ispirata al Bangtan Universe, conosciuto anche come B ⟭⟬ U o BTS Universe. 

Ma direte voi, cos'è il Bangtan Universe?

Al momento non vi darò una spiegazione dettagliata, ma spero davvero di poter dedicare al BU articoli diversi in futuro. 

Si tratta di un complesso universo narrativo i cui personaggi sono ispirati ai membri dei BTS, ne prendono nomi di nascita e nel corso degli anni la storia è stata raccontata attraverso contenuti come video clip musicali, immagini, cortometraggi, testi in forma di diario (The Notes), un webtoon (Save Me) dal quale è nato un gioco (BTS Universe Story).




Ancora oggi molti dettagli di questo universo non sono chiari e mi piace pensare che molti segreti sono celati oppure nascosti in bella vista. 


La trama parla di sette ragazzi che si uniscono e cercano di destreggiarsi tra le complessità dell'adolescenza. Come legati dal destino si ritrovano intrappolati in un ciclo di ripetute sofferenze e mentre ognuno va per la sua strada per affrontare varie difficoltà, a uno di loro viene data l'opportunità di tornare indietro nel tempo per riunirli tutti e provare a sistemare le cose.


Ma è qui che mi fermo, perchè Begins ≠ Youth nei suoi dodici episodi ci permette di conoscere (in una egual misura) le storie di tutti e sette i protagonisti. Perché sì, per molti di voi sarà strano, ma vi assicuro che i protagonisti sono sette, nonostante vedremo come Kim Hwan avrà la responsabilità maggiore. Potremmo riassumerlo come un prequel per familiarizzare con le storie di tutti i personaggi. 




Partendo dal compito di riportare sullo schermo qualcosa che di base è già stato realizzato alla perfezione, con l'aspettativa dei fan dei BTS a rimarcare di non commettere nessun errore, posso ritenermi soddisfatta di come la serie sia coinvolgente e commovente, di come gli autori siano stati sensibili nel saper esprimere alcuni temi quali famiglie disfunzionali, malattie mentali, discriminazione, abusi, povertà, politica, istruzione e altro ancora.

Gli attori sono tutti emergenti ed è bello avere facce nuove su cui poter lavorare. Interpretazioni molto interessanti, apprezzabile sicuramente la presenza di atteggiamenti e caratteristiche che richiamano i membri. Dona alla serie, per noi Army, un dolce omaggio.   

Per chi invece non ha familiarità con il BU e i BTS, potete star certi che c'è ancora tanto da scoprire. 

La bellezza dello spettacolo sta nel guardare il viaggio dei ragazzi: nella loro diffidenza e in quell'imbarazzo iniziale, di come pian piano si accettano per le loro differenze senza mai dimenticare che ognuno di loro, in questa amicizia accidentata e forse anche un po' tossica, porta un peso differente. Ci ritroviamo in un legame dove non notiamo il dolore della maggior parte delle persone, su come l'adolescenza nasconda sia luce che oscurità e il vero significato di tutto è perseverare. 




Il livello di Bromance è alle stelle e ogni sua interazione non è certamente per coloro che hanno il cuore leggero. Nel mostrare un'amicizia intensa, i sette personaggi si dimostrano fragili e distrutti, alla ricerca di una guarigione interiore dal marcio rappresentato dagli adulti e dalle azioni della società che invece di essere un insegnamento, portano la persona a perdersi follemente in se stessa.

La nota dolente è che, nonostante la sua connessione con la popolarità dei BTS, non si trova su nessuna piattaforma streaming globale e questo la rende poco conosciuta. 

Per chi volesse seguirla attraverso i sub ita, può trovarla sul sito di Yoori Fansub






Nessun commento