Il diario delle blogger: La strage di Modica di Giovanni Criscione



Data di uscita: 20 maggio 2024



La strage di Modica: Un caso irrisolto di cento anni fa (29 maggio 1921), che fa luce su quell’oscuro episodio della storia italiana. Nove vittime, due indagini, nessun responsabile. A distanza di oltre cento anni lo storico Giovanni Criscione riapre il dossier sull’eccidio di Passogatta del 1921. Così chiamato dalla contrada alle porte di Modica dove 9 persone persero la vita nello scontro tra socialisti, fascisti e forze dell’ordine, segnò il culmine della violenza fascista nell’allora provincia di Siracusa, a cavallo tra il biennio rosso e quello nero.

Ciao! eccomi con un nuovo libro: "La strage di Modica (29 maggio 1921)" scritto dal professore Giovanni Criscione e edito da Sicilia Punto L. 

Questa volta non si tratta di un romanzo, ma di un libro d'inchiesta nel quale l'autore cerca di ricostruire quanto accaduto in un giorno di fine maggio del 1921, nella contrada di Passogatta a Modica in Sicilia, nel quale persero la vita 9 persone nello scontro tra socialisti, fascisti e forze di polizia, in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che hanno interessato l'Italia tra la fine della prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo. 

La narrazione non si sofferma solo sull'analisi dei documenti giudiziari, ma anche sulla vita di tutti i protagonisti (comprese le vittime) nei giorni che precedettero la strage. L'autore ci rende consapevoli di quanto le idee fasciste fossero già diffuse e di quanto le istituzioni dell'epoca, anche se non tutti i funzionari erano allineati, ne fossero già pregne poiché non esitarono in alcun modo a depistare le indagini e a manipolare le testimonianze, con il solo scopo di assolvere i responsabili di un delitto tanto efferato. 

Non è un libro di facile lettura perché quando si tratta di storie di ingiustizia accadute veramente è difficile mantenere la calma (almeno per me), tuttavia è un libro che è doveroso affrontare in quanto il passato, (come ho già detto in un'altra recensione), non va assolutamente dimenticato. La sofferenza che i nostri nonni hanno vissuto non deve cadere nel vuoto, ma va ricordata per evitare che le ideologie assolutiste del '900 possano ripresentarsi e riportarci indietro di cento anni.

Concludo con queste righe che mi hanno lasciato tanta amarezza nel cuore, ma sono proprio quelle che più di tutte, secondo me, è necessario non dimenticare mai.


"[...] non sarebbe azzardato definirla una "strage di stato" nella misura in cui fu compiuta con l'avallo e l'appoggio di uomini delle istituzioni e di dirigenti della forza pubblica, i quali favorirono e protessero i responsabili, rimossero i funzionari non allineati, orientarono le indagini e gli eventi nella direzione voluta da chi aveva organizzato la strage, nell'ambito di un più vasto disegno criminoso e reazionario [...]"


Buona Lettura! 









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