I Canti di Calliope: Il leone del Sahara di Francesca Forlenza



Data di uscita: 24 novembre 2017






Il Sultano Asad, bello, terribilmente affascinante eppure un sadico e un pervertito, era il mio errore di percorso, la deviazione sulla retta via, lo scherzo bizzarro di un destino senza umorismo. Tutto ciò che aborrivo. E tutto ciò che senza saperlo avevo sempre desiderato. Oltre la logica, oltre la comprensione giace l’amore. L’amore viscerale. L’amore senza via d’uscita. L’amore con una sola entrata. L’amore che concede la vita. L’amore che procura la morte. L’amore capace di convogliare due religioni diametralmente opposte. L’amore finestra su un mondo nuovo, un mondo arcaico. L’amore verso il sadismo. L’amore che rispecchia il masochismo. L’amore sinonimo di vendetta. L’amore riflesso di grazia. L’amore riverbero dei suoi occhi. Lui, il Sultano. Asad era tutto ciò che avevo sempre bramato e odiato al tempo stesso. Era il mio Leone del Sahara. Avrei dovuto proteggerlo. O ucciderlo.





Bentrovati readers !


Per tutti gli amanti del genere erotico e della regina Francesca Forlenza, che in questi mesi ci ha deliziati con la sua serie "12", oggi vi propongo un suo nuovo romance: "Il leone del Sahara", edito Delos Digital.


I protagonisti sono Elizabeth e Asad: Asad è il Sultano di un Emirato mentre Elizabeth è un’agente sotto copertura incaricata di difendere Asad a sua insaputa. Questi due personaggi sono intrecciati in una ragnatela di legami: lavoro, passione, erotismo, sesso, oltre che da una misteriosa missione.

A far da sfondo alla storia ci sono due culture e mentalità molto diverse che s'incontrano e scontrano a ritmo della passione.


<<L’odio che provava per me sarebbe triplicato, però lui sarebbe stato al sicuro. Avevo spedito le prove al dipartimento, avevo versato acido sui miei dispositivi (normale routine di pulizia), e dopo mi ero travestita: avevo indossato pantaloni alla turca, camicia di lino, Kafka e foulard per nascondere la nuca. In una sacca avevo infilato i medicinali, una bottiglia d’acqua, due telefoni satellitari, un portatile e due caricatori. Poi avevo nascosto due pistole e un pugnale sotto la camicia.>>


Nonostante adori il genere erotico, questo è un romanzo che mi ha suscitato emozioni contrastanti. 

Sul piano passionale non mi ha conquistata tanto: non c'è stato il giusto coinvolgimento e ho percepito troppo e solo eccitazione sessuale e ben poco sentimento d’amore.


Ma sul piano della trama, l'autrice si è rifatta con una buona caratterizzazione dei personaggi e delle situazioni, permettendo ai noi lettori di staccarci dalla realtà e di immergerci in ambientazioni da favola con atmosfere cariche di adrenalina e ricche di suspance e mistero.


Se cercate, quindi, un romance erotico sadomaso, correte a leggere "Il leone di Sahara".


Buona Lettura!!








Nessun commento