Il richiamo alle origini: What the river knows di Isabel Ibañez




La mummia incontra la morte sul nilo in Ciò che il fiume sa, il lussuoso e coinvolgente fantasy storico di isabel ibañez ambientato in egitto e ricco di avventure, una storia d'amore tra rivali e una corsa pericolosa.

Inez Olivera, boliviana-argentina, appartiene alla scintillante alta società della Buenos Aires del XIX secolo e, come il resto del mondo, la città è intrisa di una magia antica che è stata in gran parte lasciata indietro o dimenticata. inez ha tutto ciò che una ragazza può desiderare, tranne la cosa che desidera di più: i suoi genitori giramondo, che spesso la lasciano indietro.

Quando riceve la notizia della loro tragica morte, Inez eredita la loro enorme fortuna e un misterioso tutore, un archeologo in collaborazione con il cognato egiziano. Desiderosa di risposte, Inez si imbarca per il Cairo, portando con sé i suoi taccuini per gli schizzi e un anello d'oro che il padre le aveva inviato per custodirlo prima di morire. Ma al suo arrivo, la magia del vecchio mondo legata all'anello la trascina lungo un percorso in cui presto scopre che la scomparsa del genitore è più di quanto il suo tutore le abbia fatto credere.

Con l'affascinante assistente del suo tutore che la ostacola in ogni modo, Inez deve affidarsi alla magia antica per scoprire la verità sulla scomparsa del genitore o rischiare di diventare una pedina in un gioco più grande che la ucciderà.

What the River Knows è il primo libro dell'avvincente duologia Secrets of the Nile.



What the river knows di Isabel Ibañez è un libro che sembra uscito da alcuni dei miei film preferiti: Indiana Jones, La Mummia, Assassinio sul Nilo, The Librarian. Non è una sorpresa quindi che mi sia piaciuto molto e mi ha ricordato quanto avrei voluto essere un'archeologa.

Il romanzo è pieno di mistero, amore, storia antica, mitologia egiziana, archeologia, avventure, magia e tradimento, il tutto ambientato alla fine del 1800 in Egitto.

Non sono un’amante di romanzi rosa e storia d’amore, preferisco le avventure con un pizzico di rosa come contorno, quindi questo è stato per me il libro perfetto: l'amore, che non è l'elemento principale, ha reso la storia completa. Uno slow burn, enemies to lovers, con una spruzzata di forced proximity che è uscita direttamente dai miei sogni.

La protagonista, Inez, una giovane boliviana-argentina che, nonostante non abbia mai lasciato Buenos Aires in tutta la sua vita, parte per il Cairo per scoprire di più sulla morte dei suoi genitori dimostrando già da subito il suo incredibile coraggio. Non è impavida, ma è tenace, determinata, coraggiosa, maliziosa, testarda e curiosa, forse anche troppo per il suo bene. Non smette di fare domande, vuole fare tutto ciò che si prefigge ed è per questo che è facile amarla.

Whit, invece, è un giovane inglese che, benché non sia chiaro come sia finito a Il Cairo a lavorare per lo zio di Inez, sembra essergli legato da un rapporto di lealtà e opportunità. Appare come un donnaiolo, sempre pronto a flirtare. È cinico, intelligente, un po' spietato e nasconde sicuramente qualcosa. Cosa? Non lo sappiamo ancora (dovremo aspettare il prossimo libro, Where the Library Hides, programmato per novembre 2024). Tuttavia, si butterà a capofitto se si tratta di salvare Inez, sia dal pericolo del Nilo che dall'apparentemente pericoloso zio.

Le battute, la chimica e l'intesa tra Inez e Whit sono palpabili e molto ben fatte. Sono innamorata di entrambi.

Tiò Ricardo è, beh, un mistero fino alla fine. Fratello della madre di Inez, cercherà in tutti i modi di rispedire Inez a Buenos Aires mentre tenta di continuare la sua misteriosa ricerca, tenere a bada gli inglesi ed evitare che nasca qualcosa tra Whit e Inez. Sfortunatamente però non sappiamo quasi nulla di lui, di ciò che sta facendo realmente, di ciò che sta cercando nello specifico. È avvolto dal mistero. Ci si può fidare o no? Una domanda difficile a cui Inez dovrà rispondere. Di lui si sa che ama davvero antichi manufatti egizi e ancora di sua nipote.

L'autrice fa anche un ottimo lavoro nel descrivere l'Egitto sotto protettorato inglese, dal Cairo al Nilo, dai templi alle tombe antiche e ai manufatti.

Il finale, però, è stato un colpo basso. Il cliffhanger mi ha fatto piangere e mi ha lasciato con tante domande. Non vedo l'ora di leggere il seguito.

Se vi piacciono le atmosfere de La mummia che incontra l'Assassinio sul Nilo e un po' di Indiana Jones, allora vi consiglio davvero questa lettura.

Tra le migliori di quest’anno.


Al momento è disponibile solo in inglese.

Instagram @isabelwriter09





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