Data di uscita: 20 marzo 2024

La Koldunya

Sono danneggiata, spezzata, distrutta; un contenitore vuoto.

Chi è il mandante di questa carneficina? Forse la vita, le persone, le coincidenze, la fortuna, la sfortuna, il karma, Dio, il mio caratteraccio. Sono una donna senza passato. Non ho ricordi. Vivo nelle tenebre e sono assetata di sangue.

***

La Koldunya. La Bestia. Un impero di sangue. Una caccia selvaggia. Un ricatto amorale. Un collezionista di memoria. Una nociva mania. La falce del Tristo Mietitore. Il veleno della vendetta. Una passione maledetta. Un cuore nero. Un amore che distruggerà il mondo.

I Confessori sono tornati, nessuno è al sicuro.

Ambientazione: New York. Dicembre/Gennaio.

Bentrovati readers!

Oggi vi presento la seconda parte di “12 settimane di buio: Gabriele e Rachel” di Francesca Forlenza, settimo capitolo della strepitosa saga dei “12”, edito in self – publishing.

Questa seconda parte è raccontata seguendo sempre la scrittura alternata dei vari protagonisti (Gabriele e Rachel) e del "font" (corsivo per lui, normale per lei). Il succedersi dei tanti colpi di scena, con il variare in molteplici piani temporali e con diversi avvenimenti costruiti dai diversi personaggi secondari, mantengono la vicenda da altre inquadrature e ci permettono di leggerla in modo più chiaro.

“12 settimane di buio” è un romanzo di rinascita e di riconciliazione con se stessi. Come quando una ragazza diventa ufficialmente donna…

«Mi ero resa conto che qualcosa dentro di me, dentro la mia testa, era mutata, però ne compresi la profondità solo in quel momento. Probabilmente la Strega aveva accettato me, ed io lei, e quella sorta di assoluzione stava migliorando la mia condizione. Ero ancora in lotta con me stessa, con lei, però i battibecchi non erano nocivi, deleteri e frustranti. Non avrei mai immaginato di dirlo, però dovetti ammettere che il dolore, l’angoscia e quella sorta di coma mi avevano aiutato a risorgere. Il percorso era ancora lungo, ma lo affrontato con una “compagna d’armi” che non mi avrebbe più abbandonato e una profonda consapevolezza di ciò che ero, con i miei pregi e i miei difetti. Mi sentivo non solo più forte, ma anche più matura.»

Ma anche un romanzo di vendetta, di dolore e di rabbia che per troppo tempo ha invaso i cuori e la mente di bambini e bambine che hanno visto il loro passato brutalmente strappato e oggi, uomini e donne, si ritrovano ad affrontare ciò che il destino, con le loro scelte hanno messo sul loro cammino…

«Strinsi con foga quel pugnale arcaico e con un movimento forte lo infilai nell’addome di mio padre. Quel fendente sgranò i suoi abiti eleganti, squarciò la carne, aprì i muscoli e colpì irreparabilmente le sue interiora. Ritrassi l’arma, e il suo sangue, il sangue di mio padre, mi schizzò sulla giacca e sopra i pantaloni. Vittorio gridò di dolore. Non l’avevo mai sentito gridare di dolore. Poi con mani tremanti provò, inutilmente, a fermare i rivoli di sangue. Tommaso si avvicinò a me. Allungai l’arma verso di lui, e mio fratello afferrò il pugnale: gocce dense e ilari cedettero alla forza di gravità e precipitarono sulla neve bianca. Colorarono di peccato quell’elemento puro e niveo.»

Ancora una volta l’autrice dimostra tutto il suo talento narrativo: è riuscita a raccontare con molta semplicità la storia dei suoi diversi protagonisti con le loro personalità, i pensieri e i sentimenti, mantenendo sempre viva l’attenzione e la curiosità del lettore che, non solo non vede l’ora di approfondire una vicenda ma contemporaneamente, si interroga sulla prossima. Un lettore che si ritrova improvvisamente affezionato e a condividerne i pensieri con donne e uomini dai tratti disumani, con chi nella vita reale avremmo sicuramente buttato le chiavi della cella del carcere e lasciato a marcire.

Come sempre vi consiglio, a voi pubblico adulto, di non perdervi questo magnifico mafia romance e di non iniziare questo volume senza aver letto dall’inizio la serie.

Buona Lettura!!