Il diario delle blogger: Sognami Libero di Enrico Chierici

 


Data di uscita: 10 dicembre 2021




Fra “normalità” e “follia”, il confine è sottile e i due campi spesso tracimano uno nell’altro. È l’esperienza della protagonista di queste pagine, medico psichiatra ospedaliero alle prese con i suoi pazienti e con i problemi della sua vita. Inaspettate soluzioni arriveranno, attraverso l’attenzione sincera e la compassione reciproca.





Non è scontato intraprendere una lettura con un tema particolare per poi ritrovarsi catapultati in un’altra dimensione.

Siamo nell’ospedale psichiatrico di Lione, al padiglione F è arrivata una nuova dottoressa. "F" sta per "Fusion" non a caso: il padiglione accoglie persone con diversi disturbi psicologici e con vissuti differenti, come prova per recepire le giuste manovre e cure nei loro confronti. 

[…] se ami, ami alla follia; se odi, odi alla follia. Senza mezze misure. Ma appunto, poteva essere ben nascosto: se era poco socievole, era poco socievole alla follia, lontano da tutti, ma se si incavolava, la sua incavolatura era incontrollabile. L’attacco di ira selvaggia è comunque un sintomo abbastanza classico.

La dottoressa ha preso a cuore questo suo trasferimento nel reparto tanto da cambiare l’approccio con i pazienti. È pronta a conoscerli più a fondo, spingendosi a entrare nelle menti più nascoste come fa con Bernard, sempre concentrato a scrivere su fogli quelle che sembrano note musicali (pare che comunichi con la musica ciò che non riesce a dire a parole).

Lei vive anche una relazione all’apparenza perfetta e piena d’amore, ma è in realtà fatta di abitudini, gesti che nascondono delle mancanze; in un certo senso è come se fosse "condizionata" dal suo nuovo lavoro.

Riceverà una grande batosta che le servirà ad aprire gli occhi e a mostrarci la differenza tra la semplice follia e quella che porta a capire se stessi.

Il momento più cruciale sarà quando parlerà in via confidenziale con il paziente Doc ascoltando la sua triste storia traumatica, padre e marito che ha perso tutta la bellezza di quel rapporto credendo di non avere più una soluzione per il suo dolore. Lui è una di quelle persone di doppia facciata: è in quella struttura per il troppo dolore come se avesse un disturbo, ma allo stesso tempo è così presente con le sue perle da sembrare sano..


«Dottoressa - la voce di Doc arriva quando non mi aspetto più di sentirla, - qualche giorno fa, prima che succedesse quello che è successo, tra lei e René, voglio dire, ho sentito che raccontava ad Alice di averci sognato».

«È vero. C'eravamo un po' tutti, noi del padiglione F. Ma tu avevi la parte più importante, eri il protagonista indiscusso del mio sogno».

«Ed eravamo qui, all'interno del Vinatier?».

«Si».

Ora cammina con lo sguardo a terra, come se temesse di calpestare qualcosa di pericoloso.

«La prossima volta, dottoressa, sognami libero; sognami lontano dai miei piedi».


Enrico Chierici ha trattato nel suo libro un tema così delicato con leggerezza, evidenziando l’umanità di ogni personaggio. Un argomento da cui, a volte, è più facile scappare quando in realtà basta “vedere” il mondo con gli occhi dei pazienti e dei medici che coinvolti creano legami per scoprire il vero limite tra follia nata dalla mente e follia legata a un qualche trauma subito.

Questa lettura mi ha colpito molto, mi ha dato una sensazione inaspettata di umanità in un luogo particolare, tanto che mi sembrava di essere lì presente a vivere ogni sensazione, ogni ricordo. 








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