I Flash di Ares: La Dama Verde di Alfredo Pitta

 


Un treno in ritardo, un uomo dalle ambizioni smisurate, e una donna misteriosa con un vestito verde: benvenuti nel mondo intricato creato dalla fervida mente di Alfredo Pitta.

Il 1936 non è solo l’anno in cui i treni giungono e partono da una stazione affollata, in una città italiana senza nome. È anche l’anno in cui il destino del temerario uomo d’affari Zanasis si incrocia con quello di una donna dalla bellezza enigmatica e dal vestito verde. Un incontro che scatena un vortice di intrighi, ricatti e passioni oscure e che trascina il lettore attraverso un labirinto di misteri e inganni.

Nel ritmo incalzante della narrazione e nell’atmosfera intrisa di ironia, che contraddistingue lo stile di Alfredo Pitta, l’investigatore Andrea Villanterio si ritrova coinvolto in una trama fitta di segreti e tradimenti. Mentre cerca di risolvere un delitto avvenuto nella sede del consiglio d’amministrazione di una dubbia società, la SAGSER, Villanterio si ritrova a dover collaborare, suo malgrado, coll’imbranato e pasticcione commissario Morinelli e ad affrontare gli enigmi che circondano la “dama verde”.

Ma cosa lega Zanasis, l’ambizioso uomo d’affari, a questa donna? Cosa nasconde il passato di entrambi? E quale segreto minaccioso si cela dietro il delitto?


Gilgamesh Edizioni prosegue sulla strada della ripubblicazione e lo fa sempre con un occhio di riguardo per i libri più interessanti e originali. 
Scopriamo un giallo d'epoca che strizza l'occhio a Conan Doyle e ad Agatha Christie: un omicidio a porte chiuse, un gruppo di sospettati intorno allo stesso tavolo e un giovane investigatore professionista che ha tutto l'interesse nello scoprire l'assassino. 

Quest'ultimo è coinvolto profondamente perché il morto è suo padre, uomo dal quale si è allontanato con disprezzo per costruire la propria fortuna, e ancora molto innamorato della figlia del sospettato numero uno, un inventore che la vittima aveva sfruttato in maniera crudele e poi ridotto in miseria. 

Non manca il tocco apparentemente soprannaturale personificato dalla misteriosa dama in verde che farà parte di un grande disegno criminoso,organizzato alla perfezione come in un serie di scatole cinesi. 
Bel giallo del quale ho apprezzato il disegno retrò, lo schema d'antan e il linguaggio forbito come piace a me che da bravo vecchietto apprezzo ancora la cara lingua italiana. 

E brava Gilgamesh Edizioni!







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