Parole nel salottino: Anche le stelle si sbagliano di Cinzia La Commare

 


Aries Schneider, studentessa fuori corso a Bologna, è a un passo dalla laurea in sociologia. Appassionata di sondaggi, guarda alla società con curiosità analitica. Perché la gente crede nell’Oroscopo e un astrologo può influenzare il corso di una vita? Sua madre che ha dato alle stelle potere decisionale su tutto, incluso il nome dell’unica figlia e chi sposare, è l’esempio. L’unione dei suoi genitori scaturita da una combinazione astrale perfetta sulla carta, però, si è rivelata un fallimento. A quanto pare anche le stelle si sbagliano! È per sfidarle che Aries inizia le giornate con “L’Oroscopo di Nicolò Bravi” su Radio DiMondi. Il trentenne carismatico, Nicolò, ha raggiunto la fama con il programma La Piazzola, quando Aries scopre che il suo oroscopo è un bluff gli propone un patto: se lui l’aiuterà con la tesi, lei cancellerà la prova che lo inchioda. Sagittario e Ariete sono destinati a fare scintille: focosi, tenaci, volubili. La passione divampa stando a stretto contatto, ma sono d’accordo che non implica un sentimento e non ostacola lo scontro.

Quest'ultima uscita di Cinzia La Commare è quello che io chiamerei un "romanzo da post-it", di quelli che mentre leggi riempi di annotazioni, sottolineature e linguette fosforescenti per riassaporarne le emozioni in ogni evenienza.
Piacevole, ironico, frizzante: candidato a essere il mio romanzo preferito del momento!

«Le stelle ti sorridono.» 
A questo punto mi tiro su. 
«Sei sicuro che non lo stiano facendo per prendermi in giro?»

Le pagine celano una cura maniacale non solo dal punto di vista del fraseggio, ma soprattutto a livello contenutistico: trapela lo studio che l’autrice ha dedicato all'astrologia, ai diversi dialetti, la padronanza delle città che fanno da sfondo a tutta la storia e i vari spostamenti dentro e fuori da esse. Tutto è reso verosimile, tanto da far credere al lettore di prenderne parte non tanto come spettatore seduto sul proprio divano, quanto più come passeggero sull'asse Bologna-Roma.

Il doppio pov è realizzato alla perfezione, ogni personaggio ha una propria caratterizzazione forte che resta fedele per l'intera durata del romanzo. C'è sempre la persona giusta nella scena giusta.
E poi, da non sottovalutare è il marcato dibattito che c'è tra chi crede all'oroscopo e chi no: non mancano le argomentazioni da entrambi i punti di vista.

"La verità è che l'essere umano ha bisogno di credere e aggrapparsi a qualcosa che gli dia delle certezze. Per qualcuno è l'oroscopo, per altri una divinità, per la maggioranza è l'amore. Nove su dieci ammettono di crederci."

Ho apprezzato l'intera trama; mi sono sentita catturata fin dalle prime righe anche se forse nella parte centrale qualcosa ha funzionato leggermente meno, permettendomi di distrarmi tra un dialogo e l'altro. Il finale l'ho trovato coerente sia con l'intero libro che con la realtà che viviamo al giorno d'oggi.

«Che è comodo dare la colpa alle stelle quando qualcosa non va come vorremmo, però non sono loro a determinare il nostro destino, siamo soltanto noi, le decisioni che abbiamo o non abbiamo il coraggio di prendere.»

Ci tengo a menzionare, per finire, il mio debole per gli astri.
L'aver trovato riferimenti, nozioni, battute a riguardo sono stati punti a favore sull'aspettativa che mi ero creata e ciò che mi ha fatto dire "è la lettura di cui avevo bisogno".
I miei complimenti quindi vanno oltre che all'autrice, anche alla casa editrice l'impaginazione curata e l'attenzione ai dettagli.
 
Che bellezza è la copertina? Parliamone.




Nessun commento