Estate 2004. Dopo un anno trascorso a Londra Sabina torna nel paese in cui è nata, Avriano, un borgo di appena cinquemila anime sulle colline toscane. Le premesse non sono granché: sua sorella si è sposata e lei tornerà a vivere da sola con la madre, ancora frustrata per la separazione dal padre, che vive a Firenze dove lavora come architetto. Non è semplice per Sabina riprendere i contatti: ad Avriano tutti si conoscono almeno di vista, ma lei i suoi compaesani li ha sempre snobbati, sperando nel futuro in una grande città. A rifarsi un giro di amicizie arriva un piccolo lavoro al “Pozzo” l’unico pub del paese, dove comincia a frequentare un gruppo di ragazzi. Esce con Alberto, calciatore di successo in congedo dalla squadra per un infortunio. Stringe amicizia con Emiliano, coetaneo spigliato e socievole, che la coinvolge nel progetto di una rock band. Ritrova Malvina, Livia e Paolo, ancora liceali, insicuri e insoddisfatti. Rivede Giuliano: bello, schivo, menefreghista, scontroso. Non si sopportano, lei e Giuliano. Lui rappresenta tutto quello che Sabina ha sempre detestato. Eppure quando inaspettatamente la bacia, qualcosa dentro di lei si scardina. L'attrazione tra loro è potente e dà inizio a una storia tormentata, di passione e incomprensioni.
Salve lettori!
Oggi vorrei proporvi il romance di Syria Landi: “Ci rivediamo adesso”, edito More Stories.
Un libro che inizialmente mi ha colpito soprattutto per la trama interessante. In qualche modo l'ho vissuta come la protagonista, Sabina, che vive in un piccolo paese, e mi ha riportato alla mente ai miei ricordi d'infanzia, quando per necessità, crescendo, si prende la propria strada e ci si allontana dagli affetti più cari. Sabina, però, con il suo, ardimento mi ha fatto sorridere e sognare un pò attraverso nuovi amori e ritrovate vecchie amicizie.
Mentre leggevo però
qualcosa è cambiato perchè il Romance, in qualche modo, ha assunto un aspetto
totalmente diverso.
Mi è apparso un libro
scritto in maniera confusionaria, narrato in terza persona ma a volte dava
l'impressione di essere in prima. I personaggi principali sono poco
delineati e caratterizzati e la crescita del loro
rapporto assume un sottotono diverso rispetto all'inizio.
Ben costruiti, invece,
sono i personaggi secondari: amici di Sabina e Giuliano che fanno
da contorno alla storia.
«”Ho sempre voluto scappare da qui, Avriano mi è sempre stata stretta,
ma non so, in questo momento è come se sentissi la necessità di mettere radici.
Vorrei sentirmi parte di qualcosa. Capisci?” Sabina non sa neanche perché gli sta
dicendo quelle cose. E come può sperare che lui capisca, non è chiaro nemmeno
nella sua, di testa.»
I due
protagonisti appaiono molto diversi tra loro:
Sabina è una
ragazza che non può di certo essere definita l'anello debole: è
simpatica, determinata e diretta.
Giuliano invece è perspicace, impertinente,
molto prepotente nella prima parte del libro. Ma è fin troppo
chiaro, da subito, che le sue azioni non sono pura cattiveria.
Dietro di esse c'è qualcosa di più, e con Sabina
“Ci rivediamo adesso” possiamo considerarla una storia di dolore, di amore e di rinascita che si sviluppa negli anni duemila. E sulle verdeggianti colline del Chianti, tra i profumi di paese rustico e segreti, delusioni e sbronze, feste, musica e risate nasce un amore turbolento, che si cuoce a fuoco lento.
Una storia in cui mi sarebbe piaciuto conoscere meglio i
protagonisti principali, attraverso il loro carattere, l’evolversi della
loro storia, che ho trovato molto spesso sovrastato dai personaggi secondari
che creavano una lettura disfunzionale.
Ma tutto sommato è un Hate to lovers e Slow burn carino e con dei risvolti interessanti e coinvolgenti.
Buona Lettura!
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