"La stranezza" è il nuovo film di Roberto Andò presentato al Festival del Cinema di Roma. Il film è una produzione Bibi Film e Tramp Limited che vede per la prima volta associate Medusa Film e Rai Cinema.
Inoltre, il palermitano Roberto Andò, insieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, ha vinto il David di Donatello per la miglior sceneggiatura originale proprio con questo film.
Siamo nell’Italia 1921 quando Luigi Pirandello (un sempre impeccabile Toni Servillo) portò in scena a Roma, al Teatro Valle, la sua opera più rivoluzionaria “Sei personaggi in cerca d’autore”, talmente rivoluzionaria che al termine dello spettacolo si scatenò una vera e propria bagarre in cui il pubblico al grido di “vergogna!”, “manicomio!”, “impostore!”, mostrò di non aver gradito l’audace esperimento. Ma l’idea di quell’opera che rompeva e stravolgeva tutte le regole della messa in scena, com’era nata dalla mente del grande drammaturgo siciliano, che tredici anni più tardi sarebbe stato insignito del Premio Nobel per la letteratura?
Luigi Pirandello quando torna in Sicilia e partecipa ai funerali dell'amata balia Maria Stella ha un disguido con il cimitero, che lo costringe a fermarsi qualche giorno in più a Girgenti. Qui fa la conoscenza con due becchini, Onofrio Principato (Salvatore Ficarra) e Sebastiano Vella (Valentino Picone), che si dilettano anche col teatro e vogliono portare per la prima volta in scena una tragedia invece delle solite commedie popolari. Pirandello, fin dal viaggio in treno, ha sei personaggi che lo assillano nella sua mente ma non riesce a dare loro una storia, uno scopo, uno spettacolo. Il drammaturgo fa così la conoscenza di un sottobosco popolare, pieno di personaggi curiosi e sopra le righe e di un teatro con pochi mezzi che deve fare di necessità virtù. Tutti elementi che in qualche modo lo ispireranno a dare forma all'opera che per il momento ha solo nella testa, senza un chiaro contorno del chi, come, perché, dove e quando.
"La stranezza" è un film tragicomico molto raffinato ed elegante che, con leggerezza ed umiltà, riesce a conquistare tutti. Attraverso un processo creativo particolare, unisce la saggezza della tradizione e un processo di trasformazione, dimostrando come ogni storia possa essere raccontata. Come specifica lo stesso regista: “Un film sul teatro che racconta anche il pubblico”. Infatti, da una parte, si ha il pubblico che partecipa divertito alle rappresentazioni farsesche, e dall’altra, il pubblico che protesta dinanzi a un nuovo modo di fare teatro, poiché non possiede ancora gli strumenti per capire.
Tutto questo è merito di un Toni Servillo che rimane molto fedele al contesto e alla sceneggiatura e diventa un perfetto servitore della storia. Ma il merito va anche di due talenti comici come Ficarra e Picone, che si assicurano una definitiva consacrazione come attori.
E sono proprio loro, Ficarra e Picone, che nel film si distinguono particolarmente, interpretando rispettivamente Nofrio e Bastiano come due uomini semplici che cercano di colorare la propria esistenza come possono e che finiscono per regalarci una risata spesso dolceamara, proprio come spesso lo fa la vita nel quotidiano.
"La stranezza" è un titolo giusto per questo film. Una commedia italiana che rappresenta perfettamente un’Italia in cui i cittadini sono fermi, troppo attenti a ciò che gli circonda per cogliere cosa c’è oltre, dietro il sipario.
Non perdetevi questo meraviglioso film che saprà sicuramente deliziare la vostra serata.
Buona visione!
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