I Canti di Calliope: La bambina che voleva amare di Adele Oriana Orlando

 



Salve cari lettori!

Quest’oggi vi presento “La bambina che voleva amare” romance di Adele Oriana Orlando, edito Land.



Chi è Alice? Una bambina nata da una donna che non riesce ad amarla, né a diventare culla e poi casa dove poter vivere in maniera naturale. Una bambina nata in un mondo privo d'amore, che sembra volerla respingere in ogni modo. Non tutto è nero, però, nella vita di questa creatura, prima bambina e infine donna, nata sotto un “cielo avverso”: ci sono intorno a lei punti di luce che la aiuteranno a superare ogni cosa. Punti pieni d'amore, quell'amore che lei è così ansiosa di donare a qualcuno. La bambina che voleva amare non è nient'altro che questo: la storia sommessa, a tratti crudele ma sempre straordinariamente verosimile e vivida, di una bambina costretta a diventare adulta troppo presto, che ha imparato a non sentire il corpo e che scoprirà, stretta nella morsa della depressione, l'importanza della gratitudine, nonostante tutto.



La bambina che voleva amare” è scritto in prima persona attraverso un linguaggio delicato e allo stesso tempo pungente e ricco di dettagli. È un romance che si legge tutto in un fiato e che riesce a catturare fin dalla prima pagina, non solo per il realismo della storia ma perché salta tra il  passato e il  presente di Alice, descrivendo le vicende e facendole vivere anche a noi come un emozionante avventura.

 

Il personaggio di Alice può essere considerato d'esempio, una vera e propria eroina, con una vita piena di persone negative e soprattutto di scelte che, se a volte non ho condiviso, ho però compreso. La storia di Alice ci emoziona per tutta la lettura perché, nonostante il continuo male fisico, mentale e le costanti delusioni, riesce tutte le volte a trovare la forza e il coraggio di uscire dal tunnel oscuro del dolore e vedere il futuro con speranza, anche grazie a quelle poche persone che diventano per lei un punto importante.

 

«Ho capito che, anche se all’inizio a volte appare catastrofico e irrecuperabile, tutti abbiamo il diritto di godere di un buon finale. È meglio cercare di vivere la vita come una commedia che come una tragedia.»

 

Ho amato tanto i personaggi secondari come Enrico, Anna e Matilde, che si rivelano essere persone chiavi per Alice. Le hanno regalato non solo tanto amore negato, dandole l’opportunità di donarlo a sua volta, ma anche tanti incoraggiamenti per rialzarsi ad ogni caduta. Un esempio che testimonia come affetto e amore si possono trovare dovunque e che non bisogna arrendersi quando la vita ci gioca una brutta carta.

 

Consiglio di leggere questo meraviglioso romanzo, in cui l’autrice in poche pagine ha saputo racchiudere un turbinio di emozioni e sentimenti: dalla sofferenza a dolore, dal coraggio alla rinascita.

Buona Lettura!!






 







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