I canti di Calliope: René e i gatti di Richelieu di Cristiano Pedrini


Bentrovati Readers

È con vero onore che sono qui oggi a parlarvi del secondo volume di Cristiano Pedrini: "René e i gatti di Richelieu".

Come ricorderete, protagonista è il nostro modello René Fontaine che decide di ritornare al villaggio di Sainte-Eulalie per iniziare una nuova vita accanto al suo amato Maxime. L'annuncio del loro fidanzamento rende tutti gli abitanti euforici ma ciò che costringerà Renè a cambiare i suoi programmi sarà l'arrivo di Jacques Labordè, eminente studioso dell'Università di Arles, convinto che il piccolo bordo di Leman, vicino al villaggio di Sainte-Eulalie e da tempo ritenuto disabitato, celi un tesoro riconducibile al cardinale Richelieu. 

L'incontro con gli unici due abitanti di Leman, il vecchio Jules e il nipotino Sebastien, è una sorpresa che rafforza la convinzione di René ad opporsi ad ogni tentativo di Labordè di sfruttare gli esiti della sua ricerca per stravolgere l'esistenza del borgo e la vita dei suoi abitanti. 

Il René che troviamo in questo volume è molto più maturo e, allo stesso tempo, anche fanciullesco e avventuroso ma non per questo privo di quell'amore e di quel carattere che lo hanno sempre contraddistinto. 

La presenza del piccolo Sebastien, con la sua carica di vivacità, farà nascere in René un desiderio capace di bruciare molte tappe della sua vita, consapevole però che non è qualcosa che potrà decidere da solo. Inoltre, non mancheranno le apparizioni dell'amata quercia, che ha un significato speciale per lui, e il misterioso lupo soprannominato Buck, che lo difese fino a quando non fu trovato.

Il libro si rivela essere un'altra opera meravigliosa del nostro Cristiano Pedrini che ci fa immergere completamente nella cultura del borgo e nei valori e nelle convinzioni di René che avevamo iniziato già ad amare.

Un romance sempre scritto in terza persona, con un linguaggio scorrevole, chiaro e che si fa leggere in un batter d'occhio. Un'opera piena di dettagli, non solo per quanto riguarda i paesaggi ma anche i personaggi, sia vecchi che nuovi, i quali hanno un ruolo chiave nel libro. 

"Sainte-Eulalie appariva come lo rivedeva nei suoi pensieri, avvolto in quella lieve foschia che nascondeva le sue dolci colline, come se la mano dell’Onnipotente volesse celarne una parte, timoroso che l’uomo potesse intaccarne la bellezza. Agli occhi di René quel mondo era un piccolo capolavoro che sentiva come la sua vera e sola casa"

Con questo estratto del romanzo, vi auguro una buona lettura.







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