La vita di Irene sembra già programmata fin dall’inizio: un amore con cui sogna un futuro, una laurea e la possibilità di lavorare nell'azienda dove suo padre è molto affermato. Tutto, però, cambia in un secondo e, sopraffatta dalle delusioni amorose e lavorative, si prende del tempo per capire cosa fare del suo futuro. Si ritroverà a fare la cameriera in un ristorante poco fuori la città, ed è proprio qui che incontrerà, per la prima volta, Anton.
Il lavoro di Anton lo porta spesso a girare e rimanere lontano dalla sua terra, la Sardegna, infatti è molto affermato come traduttore, ma sente che questo lavoro inizia a stargli stretto.
Complice la voglia di evadere, proporrà a Irene di far finta di essere una coppia ma solo per i giorni in cui lui si fermerà in quel posto. Una volta a casa tutto sarà dimenticato e si ritornerà alla normalità.
Ma riusciranno entrambi ad andare avanti facendo finta di niente?
Irene è una ragazza che fino a poco tempo prima sapeva esattamente cosa volesse, e ritrovarsi ad un certo punto a mettersi in gioco non è semplice.
La proposta di Anton la metterà davanti alla possibilità di fare qualcosa che va al di sopra del suo modo di pensare, ma si sa, al cuore non si comanda e quei giorni con Anton la coinvolgeranno più di quanto si possa aspettare.
Grazie alla sua nuova datrice di lavoro, una vecchietta arzilla e furba, Irene capirà che non può rinunciare ad Anton.
La prima parte della lettura scorre un po' lentamente per prendere una piega diversa nel momento in cui appare Gemma e il suo modo ostinato di far aprire gli occhi a Irene.
La trama è molto interessante ma purtroppo non ho riscontrato molta affinità con i personaggi, non ho trovato quella fiamma che mi ha permesso di apprezzare pienamente tutta la storia.
La lettura è adatta a tutti.
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