Bentrovati
readers!
Oggi
voglio proporvi una storia estremamente affascinante, avvincente e
originale: “Requiem d’inverno” di Krisha Skies, edito Words.
Protagonista
del romanzo è Lenora, una ragazza che ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è
giovane, bella e ricca. Nonostante ciò, la sua vita non è
come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Lenora,
infatti, è un Obolo: donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il
mondo dei vivi e quello dei morti.
Tra il
profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo e i raffinati
balli aristocratici, si nascondono però misteri legati alla morte e
alle sorti delle anime, segreti noti solo a quelle come lei. Per questa
ragione, in una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi
Fioriti dell’oltretomba, Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi
e influenti aristocratici, desiderata dal perverso Duca di Burdak
ma protetta dall’irruente fratello maggiore Julian.
Durante
una delle traversate tra i due mondi, però, qualcosa sembra andare storto: la
giovane incappa nel sovrano degli Inferi, l’affascinante e pericoloso
Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei
ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei
Morti?
“Requiem
d’inverno” è un romance fantasy, mitologico e con
tinte dark. Scritto nella prima persona della protagonista
femminile, il romanzo tratta diverse tematiche e tutte di medesima
importanza. Il tema della morte è ovviamente centrale e l'autrice fa
vedere il distinto rapporto che l'uomo ha con la morte; le
credenze, ostili o favorevoli che siano, sul luogo
che garantirebbe la continuità della vita; e la speranza di alcuni
nell’eternità.
Altro
soggetto importante è quello dell’amore in tutte le sue
sfaccettature: dall’amore al limite dell’incestuoso con il fratello, al legame
sempre più misterioso con il principe dell’Ade, fino all’attrazione fisica con
il promesso sposo, il malandrino duca di Burdak. Tre uomini, tanti
segreti, una sola ragazza che saprà farsi valere e tenere testa ad
ognuno di loro.
«Acheron. È l’ultima parola a cui penso, l’ultima che sento risuonarmi nelle orecchie prima dell’inizio della mia nuova vita. Mi fa paura, eppure è talmente rassicurante.»
Nonostante
uno svolgimento del romanzo un po’ lento, la storia introduce continuamente
situazioni accattivanti che invogliano a leggere e incuriosiscono per arrivare
alla fine.
Un
viaggio nell’oltretomba, tra i narcisi, tra mito e realtà, in cui l'abilità
dell’autrice è stata quella di riuscire a descrivere perfettamente luoghi,
personaggi e ogni singola emozione, catapultandoci all’interno della storia.
Non
perdetevi “Requiem d’inverno” e correte subito a leggere “Requiem
di primavera” .
BUONA
LETTURA !!!
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