Salve
lettori!
Non potevo
lasciarvi in sospeso e quindi ecco a voi il secondo volume “Requiem
di Primavera” di Krisha Skies, Words edizioni.
Se il primo
libro “Requiem di inverno” lascia molte domande aperte;
nel secondo volume troveremo tutte le risposte, anche molto sorprendenti,
ai nostri dubbi, che ci fanno meravigliare dell’originalità dell’autrice.
In
questo secondo libro ritorniamo nel mondo dell’oltretomba: la dimora dei
defunti, ma anche terra di creature infide, di anime destinate a perdersi o a
salvarsi, di demoni e dèi. Qui, dove persino nei paradisiaci Campi Fioriti si
annidano insidie, Lenora è costretta a cominciare la sua nuova vita al fianco
del principe Acheron, rinunciando alla propria esistenza mortale. Tanti sono
però i segreti che il Sommo Giudice cela, così come gli innumerevoli peccati
commessi in nome della vendetta e del desiderio di redenzione. Nonostante
ciò, i gesti inaspettatamente teneri e le premure che le rivolge fanno
vacillare Lenora ma, quando il loro legame inizia a mutare in
qualcosa di profondo e passionale, scioccanti rivelazioni sconvolgono la vita e
il cuore della ragazza, che diventa consapevole di essere lo strumento per la rovina di
Acheron o per la sua salvezza. Nel mondo dei vivi, intanto, l’inverno ha ormai
ceduto il passo alla primavera e le note del Requiem suonate nella cattedrale
di Kraven potrebbero nascondere le chiavi del destino degli Inferi.
Questo
fantasy poteva essere intitolato anche con una semplice parola, che alla fine
rispecchia un po’ tutta la trama: Acheron. Il nostro principe dell’oltretomba,
di cui ho letto tanto, in molti tanti libri, in altre sfaccettature ma mai
nessuna ha avuto la capacità di emozionarmi e piacermi così tanto.
Skies con
la sua penna ha saputo scrivere di un dio coraggioso, valoroso,
onnipresente, un compagno di vita che ogni donna vorrebbe per sé. Per questo mi
sarebbe piaciuto, in questo secondo volume, leggere anche i suoi pensieri,
emozioni, dubbi e non solo quelli della sua sposa Lenora. Forse è questo il
piccolo neo di questo grande capolavoro artistico.
Ciò non
toglie che se l’autrice voglia scrivere, in futuro, i “Requiem” da parte del protagonista maschile, sicuramente troverà
delle lettrici pronte ad accogliere queste iniziative a braccia aperte e pronte
a divorare i libri come in precedenza.
“Requiem di primavera” è un
romance che si divora tutto d’un fiato, con una lettura fluida e intrigante,
ricca e dettagliata, che lascia spazio ad ogni emozione e colpi di scena. Non
perdetevi il romance,
perché l'autrice con esso è riuscita a descrivere il vero amore,
quello che tutti vorremmo provare a ricevere e donare almeno una volta nella
vita da chi ci elegge «Mia regina di primavera».
Un
amore, il loro, raro e profondo che si basa davvero sui sani principi della
gioia e del dolore, della salute e della malattia e del finchè morte non ci
separi. Ma talmente forte che va aldilà della stessa morte, supera persino le
barriere della stessa vita, offrendo l’uno all’altro una protezione da riempire
il cuore.
«Sangue
e spine, d’amore perduto
È la
canzone che io canto
Come
se mai avessi avuto
Speranza,
amor, d’averti accanto.»
BUONA
LETTURA!
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