I canti di Calliope: La casa sul promontorio di Romano De Marco



Salve readers!

Oggi voglio offrirvi il thriller psicologico di Romano De Marco edito Salani “La casa sul promontorio”.

Il romanzo ha come protagonista Mattia Lanza, lo scrittore più amato d’Italia, il più venduto, il più invidiato, il più tradotto all’estero. Ha una bella famiglia, un’agente che soddisferebbe qualunque suo desiderio, un appartamento a New Yorke… Insomma, una vita da sogno. Fino alla sera in cui sua moglie e i loro due figli vengono massacrati. Due anni dopo quei fatti di sangue, assolto nel processo che lo ha visto unico indagato per il triplice omicidio, Mattia Lanza decide di tornare a scrivere. Per farlo, sceglie di isolarsi in una villa nascosta dalla vegetazione, sul promontorio di Punta Acqua Bella, in Abruzzo, un paradiso affacciato sul mare. L’incontro casuale con una donna, Eva, sembra riportargli sensazioni che da troppo tempo non viveva, compresa l’ispirazione letteraria. Ma il passato continua a tormentarlo: gli incubi, le visioni angoscianti, i presagi di sventura non gli danno pace.

La trama è scritta in terza persona attraverso un linguaggio chiaro, fluido e con spicchi di ironia. Tutto è avvolto da un alone di mistero capace di catturare il lettore e tenerlo con il fiato sospeso dall’inizio fino alla fine, anche grazie ai suoi numerosi colpi di scena.

Le ambientazioni sono bellissime e descritte in modo dettagliato, così come gli stessi personaggi, di cui vengono messe in risalto qualità, debolezze, luci e ombre. L’autore mostrando l’interiorità e la personalità più profonda dei protagonisti ha reso il romanzo molto più di un thriller, rendendolo una storia emozionante dai risvolti psicologici che indaga le complessità delle relazioni e ci mostra fin dove è disposto l’uomo a spingersi per soddisfare i propri capricci o istinti.

“Quella storia era una creatura autonoma un’espressione di sé stesso che lui donava al mondo chiedendo, in cambio, solo un poco d’amore. Scrivere, in fondo, per lui stava diventando questo. Un’esplicita, disperata richiesta d’amore.”

Ho amato moltissimo questo libro soprattutto per il connubio tra realtà e finzione, perché sono stata catapultata, attraverso la lettura, nelle dinamiche di ciò che il protagonista scrive e vive nello stesso tempo, senza però avere mai la confusione di smarrimento, ma con un unico colpo di scena, di essere stata inconsapevolmente, fin dal principio, il suo “giocattolino”, manovrando un po’ la mia stessa mente.

Un romanzo da non perdere e da gustare, per chi ama i thriller e soprattutto per chi non vuole perdersi una buona sana lettura nell’esplorazione dell’animo umano.

BUONA LETTURA!!

VOTO

LETTURA ADATTA A TUTTI


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