Salve Readers!
Un romance davvero speciale quello che vi sto per proporre oggi; scritto da Giulia Dal Mas, “La Creatrice di Bambole” è il primo volume della serie “Le quattro promesse”, edito More Stories.
Una trama unica e coinvolgente fin dall’inizio, perché vede intrecciarsi le vite di due donne: Gioia Ermini, scrittrice di 37 anni, sul punto di firmare le carte del divorzio e con la consapevolezza di non poter conoscere la gioia di diventare madre. E dall’altra Edda, una donna anziana, che ogni pomeriggio siede all’ombra di una betulla accarezzando il capo di una bambola. In un rincorrersi di ricordi, a causa della sua malattia, Edda farà rinascere in Gioia la felicità della scrittura, allontanando da lei quella sindrome della pagina bianca che la opprimeva da un bel po’.
“La Creatrice di Bambole” può sembrare un semplice libro, ma con lo scorrere delle pagine ci si accorge di come siano due storie dolorose, da vivere insieme, in cui i capitoli si sono susseguiti in modo lineare e preciso, in terza persona, senza disordine. Ciò che guida il lettore sono i ricordi, molto spesso strazianti, a volte felici, ma non ci sono salti temporali. Le pagine si riempiono di gesta e sentimenti (odio, disperazione, speranza) di una madre che fa di tutto per cercare di sopravvivere insieme alla propria famiglia, e poi nell’altra, a Firenze, di una donna che cercherà di fare chiarezza tra il caos del proprio cuore e quello della propria mente.
E alla fine di ogni capitolo la nostra reazione sarà un po’ questa
«..chiuse la porta e pianse. Pianse anche le lacrime che non aveva il diritto di piangere. Quelle che appartenevano a una madre che aveva perduto sua figlia. Quelle di una giovane donna a cui era stato strappato tutto. Le pianse con onestà, senza vergogna. Perché i sentimenti sono di chi li prova, di chi ha il coraggio di viverli. E lei quel coraggio voleva averlo, voleva provare a essere la Gioia che avrebbe potuto diventare se non si fosse lasciata consumare dall’amarezza. E poi gridò. Come Edda faceva tutte le notti. Da sola, sul bordo del baratro.»
Perché l’autrice è stata brava a immedesimarci completamente nelle vite intense, nei sentimenti di Edda, di Gioia e tutti i personaggi che leggendo il libro conoscerete. Vite significative, drammatiche che hanno amato, odiato, anche ucciso e saputo perdonare, insegnandosi tutto un pò a vicenda.
Non aspettatevi un comune romanzo d’amore comune, ma di rinascita. Vi farà piangere, sorridere regalandovi molti saggi consigli.
BUONA LETTURA!!!
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