I flash di Ares: Il tempo del tamburo di Sabina Moretti

Il tempo del tamburo di Sabina Moretti è un romanzo ambientato nell’epoca in cui l’uomo era ancora un essere primitivo, preda delle pulsioni più istintive. Una giovane ragazza di capelli e pelle chiara, che vive in un gruppo etnico dove tutti sono scuri di carnagione e con capelli irsuti, stava per essere sacrificata quando viene salvata da uno sciamano.

Per una qualche misteriosa intuizione lo sciamano ha visto in lei qualcosa di diverso.
Il racconto si snoda, particolareggiato, sugli eventi che seguono questa liberazione.

Il linguaggio è crudo, come giustamente deve essere per raccontare una vicenda di un’epoca in cui l’uomo è barbaro, violento, superstizioso e ignorante, legato ai fenomeni atmosferici e all’istintività che prevale sulla razionalità.

Non aspettatevi una favola.
Tutto quello che antropologia, storia e archeologia ci hanno fornito nel corso degli anni è ampiamente esplorato in questo romanzo.

Ci sono un parecchie parti da rivedere, esageratamente lunghe, ma nel complesso credo di poter affermare che sia una storia degna di essere letta e di essere valorizzata. Esplora una fase della nostra vita sulla terra che ancora nasconde molti segreti e rivelazioni.


In particolare ne ho rilevato il messaggio sotteso: la nostra “disumanità” è sempre presente, anche sotto un apparente e lunga evoluzione.

VOTO
LETTURA CON CONTENUTI ESPLICITI



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