Recensione: Con un soffio di Meltemi di Cristina Giordano

Una lettura emozionante che racconta il passato di una famiglia.

Zoe e Massimiliano sono una coppia in attesa del loro primo figlio, dopo due aborti precedenti. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando il padre di Zoe, Carlo, muore all’improvviso.

La ragazza si ritrova a sistemare la casa del proprio padre quando, per puro caso, si imbatte in un diario. Nelle pagine viene descritta una vacanza fatta dai suoi genitori, Carlo e Sara, di amici di famiglia Stefano e Nina e i rispettivi figli.

La vacanza risale a tanti anni prima, quando Zoe era ancora troppo piccola per ricordare e prima che la propria madre abbandonasse lei e suo padre. Si trovano su una barca nel mare della Grecia. Fin da subito si riesce a percepire il forte legame di amicizia che c’è tra Sara e Nina. Il racconto ad un certo punto si interrompe inaspettatamente.

Ormai presa dalla storia Zoe vuole a tutti i costi incontrare Nina per sapere tutto quello che è successo e avere delle risposte alle sue domande. Grazie alla sua tenacia e al non darsi per vinta Zoe riesce a rintracciare Nina e, dopo qualche iniziale titubanza, si presenta alla porta della donna. Nina riconosce subito Zoe ed è pronta a rispondere a tutte le sue domande, rivelando così il vero motivo che ha spinto la sua migliore amica e madre della ragazza ad abbandonare la famiglia.

Inizia così un racconto profondo e commovente, portando a galla verità e segreti di una generazione di famiglia.

Il romanzo è diviso in quattro parti, ognuna dedicata ad un personaggio principale.

Ho apprezzato il personaggio di Zoe, forte e delicata al tempo stesso. È cresciuta con il padre che le ha dato tutto l’amore possibile dopo la fuga della moglie. La sua forza di volontà le ha permesso di non arrendersi e, nonostante il dolore per la morte del genitore, cercare la verità. La sua caratteristica migliore, a mio avviso, è stata il riuscire a perdonare la madre. Accanto a lei è sempre presente il marito Massimiliano, pronto ad aiutarla ad affrontare Nina.

Nina è una donna speciale, sempre pronta a dare consigli e ad avere un sorriso per tutti. É felice insieme a suo marito Stefano e ai suoi due figli.

Nonostante abbia sofferto per la lontananza dell’amica prima e di Carlo successivamente, non ha mai smesso di interessarsi alla crescita di Zoe anche se da lontano. Ha sempre cercato di stabilire un contatto con Sara, senza mai forzare le cose. É lei la chiave della riappacificazione tra Zoe e la madre.

Infine troviamo Sara e la sua storia. Nonostante sia sempre stata circondata da genitori e dallo zio che l’hanno amata profondamente la sua adolescenza e la prima età adulta sono state segnate da profondi dolori. La morte del padre nell’adolescenza, l’allontanamento dalla sua terra d’origine per colpa di un ragazzo che ha iniziato a perseguitarla e minacciarla, la brutale morte della madre e l’abbattimento fisico e morale dell’adorato zio.

Si ritrova così a Boston a studiare medicina e dedica tutta sè stessa allo studio. Fino al momento in cui conosce Carlo. Piano piano il ragazzo entra nel cuore di Sara e dopo un lungo corteggiamento ritorna in Italia e crea con lui una famiglia.

La vita di Sara è perfetta, ha la sua famiglia che ama incondizionatamente e gli amici Stefano e Nina. L’ennesima tragedia però manda in frantumi tutte le sue sicurezze e dopo mesi di dolore, decide di lasciare tutto e tutti e trasferirsi nell’unico luogo che può contenere il suo dolore: là dove tutto è iniziato, la Grecia.

Nonostante non abbia capito a fondo il comportamento di Sara ho apprezzato molto il personaggio.

Da contorno alla storia c’è la magnifica atmosfera della Grecia e dei suoi mari e la storia dei personaggi secondari, dai genitori di Carlo a quelli di Sara e dei loro avi.

Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo, i personaggi rimangono scolpiti nel cuore del lettore anche dopo la fine. Capitolo dopo capitolo si viene catapultati nella storia e si riesce a cogliere ogni momento e ogni emozione.

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