In occasione dell’uscita del secondo volume di questa serie, vi parlerò anche del primo e secondo volume.
K.J. Charles riesce a descrivere, in questa serie, un ambiente storico ricco di dettagli nei quali pone personaggi diversi tra loro, ma che rispecchiano i desideri nascosti.
Se nel primo volume la storia era incentrata fortemente sul personaggio di Clement e sul mistero della sua famiglia, che lo ha portato a relazionarsi meglio a Rowley Green, tassidermista che si è trovato nel bel mezzo di un mistero familiare complesso; il secondo volume continua gli eventi narrati, aggiungendo punti di vista che ancora non conoscevamo e pone in evidenzia un’altra coppia di uomini che a differenza dei primi due, sono completamente differenti tra loro e possiedono un carattere più forte e meno calmo.
Nathaniel cerca in tutti i modi di aiutare l’amico Clement a trovare i nipoti (che il lettore a differenza della storia ha già compreso chi siano) ritrovandosi a dover collaborare con l’unico uomo che non riesce a sopportare a causa del suo meschino e bugiardo lavoro: Justin, il veggente di Londra.
Una serie di avvenimenti e ritorni di personaggi sgraditi e, quantomeno, pericolosi porta i due a rafforzare quel rapporto che si era andato a creare.
Purtroppo Nathaniel ha in mente il suo ex amante e, nonostante questo, pensa di voler creare qualcosa con l’uomo che a causa del suo lavoro, non riesce a comprendere del tutto se non verso la fine. Una volta compreso, Nat porta lo stesso Justin a infuriarsi perché,quest’ultimo, vuole conoscere il motivo per cui il giornalista continua a rimanere, anche, dopo le continue bugie che il mestiere di spirista comporta.
Il mistero si infittisce e viene risolto nella sua prima parte che era, ripeto, chiara fin dall’inizio e sia rimasta comunque entusiasmante.
A lasciarci con un punto interrogativo è il mandante di tutti questi omicidi, che continua a girare libero anche ora che i gemelli sono stati trovati e tutti sono usciti allo scoperto.
Quale saranno le prossime mosse?
Dovremo aspettare l’ultimo volume incentrato su Mark il polacco, per capire meglio quest’ultima parte, dal suo lato investigativo.
Lo consiglio a chi adora i romance mm, che grazie all’ambientazione storica, guadagna quel qualcosa in più per apprezzarli al meglio.
**AGGIORNAMENTO **
Con questa ultima parte, si conclude la serie Sins the city di K.J. Charles.
Finalmente veniamo a conoscenza di quel lato dei fatti a noi sconosciuto che chiude il cerchio su chi è il misterioso mandante di tutte le morti.
I personaggi principali sono Mark e Pen, i quali senza dubbio si aggiungono alla mia lista preferita di personaggi ben fatti, con carattere e spessore.
Pen è un personaggio particolare, diverso dall’impostazione di uomo del periodo storico in cui ci troviamo e viene etichettato come mostro in alcuni casi.
Mark ha lo stesso problema, quello di essere etichettato mostro ma perché ha una malformazione genetica e quindi senza un braccio.
Queste due storie diverse portano i protagonisti a conoscersi, ad apprezzarsi ma la situazione in cui sono li porta a scontrarsi più volte.
Mi ha colpita molto K.J Charles in questa ultima parte, non solo per come ha saputo rendere enigmatica la trama, nonostante i punti che eravamo riusciti a collegare nei precedenti volumi, ma perché ha reso giustizia a due personaggi che nella loro diversità, riescono a vivere e non solo, essere un esempio per chi si sente diverso.
A me è arrivato questo.
Ancora, poche volte ci fermiamo e ci chiediamo se quel personaggio che creiamo è davvero com’è. È facile scrivere, in certi sensi, di personalità transessuali e omosessuali, sono persone come noi ma allo stesso tempo hanno un bagaglio emotivo diverso, perché a nostra differenza la loro storia è segnata, in qualsiasi punto della loro vita da un cambiamento, un accettazione di se stessi e dal doversi esporre agli altri.
E fin qui è tutto normale per me, dovrebbe esserlo per tutti ma il dover scrivere, il dover capire esattamente cosa loro pensano, sentono è difficile. Anche se lo si chiede loro. Pochi riescono a dare parole a come si sentono davvero. Beh non so l’autrice se conosce o ha lavorato molto su questo aspetto dei personaggi, ma il suo messaggio arriva ben forte.
Un altro esempio di come sono ben pochi, i libri MM che davvero mi colpiscono.
Non mi dilungo oltre, lascio a voi scoprire la bellezza di questa lettura storica. Confermato il mio voto pieno a tutti e tre i volumi.
VOTO |
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