Cara Disney, ti scrivo per dirti che questa volta hai fatto un bel flop.

Perché? Ora te lo spieghiamo…

La leggenda narra di una gemma appena dischiusa ignara delle insidie della spada: Mulan.

Un film forte nel suo essere, nel suo spirito e in tutti i valori che vorrebbe e dovrebbe trasmettere ma, ahimè, carente per quanto concerne le caratteristiche che lo hanno reso unico e peculiare.

La Disney è stata impeccabile nel portare sul piccolo schermo gli stessi valori che hanno reso Mulan così celebre e indelebile nel tempo: leale, impavido e sincero. Il punto, però, è che lo fa in maniera discutibile, portandoti a rimpiangere la versione originale.

E questo porta a chiedersi: perché, nonostante abbiano centrato in pieno lo spirito, hanno cambiato volutamente la versione?

Un altro punto a sfavore è l’assenza della musica. Non può esiste cartone o live action Disney senza canzoni.

Dopo La bella e la bestia, Aladdin e il Re Leone, Mulan appare una semplice trasposizione di guerra della Cina Imperiale.

Non si può stravolgere uno dei personaggi principali come il draghetto Mushu in una fenice.

Oppure ridurre il comandante in un semplice soldato cadetto.

Ancora, manca l’ironia comica della nonna e del suo grillo portafortuna impersonato, purtroppo, da una inesistente sorella.

Cara Disney, non è che questo virus ti ha preso alla testa?

Nonostante tutto, il film non è uno spreco di tempo. Come abbiamo detto: l’essenza stessa del film c’è e si percepisce attraverso le favolose ambientazioni narranti la Cina Imperiale contornate dai costumi tipici del tempo e da una fotografia colorata.

Discutibile è, però, la scelta delle musiche di sottofondo. Data l’assenza si poteva comunque risolvere riesumando le canzoni originali.

In sintesi: una bella visione da godersi con la famiglia senza, però, troppe aspettative a causa dell’impareggiabile confronto con il cartone animato.

Buona visione,