Khrem è nato in una famiglia maledetta. Ogni figlio maschio
dovrà morire prima dei 21 anni. Per cercare di aggirare la maledizione suo
madre gli dà un nome femminile “Khemjira”, ma nonostante questo a 21 anni il
ragazzo inizia a vedere fantasmi e a vivere esperienze paranormali.
Con l’amica Jettana, Khrem/Khemjira si reca in un villaggio
dove incotra Pharan, maestro di magia antica. Insieme affrontano eventi
misteriosi legati al passato e al desiderio di vendetta degli spiriti.
In tutto questo, una profonda connessioen emotivtà inizierà a formarsi tra i due.
Bentrovati amici cinefili!
Oggi voglio parlarvi di una serie boys love che potrei definire con un’unica parola: CAPOLAVORO. Per questo motivo è già finita tra le mie preferite.
Il titolo è Khemjira (เขมจิราต้องรอด - tradotto " Khemjira deve sopravvivere "), una serie romantica drammatica e soprannaturale thailandese del 2025, interpretata da Napatsakorn Pingmuang (Namping) e Harit Buayoi (Keng). La regia è stata affidata a Ron Pattrapol, Kittiphat Jumba e Den Panuwat Inthawat, mentre la produzione è a cura di Domundi TV, con debutto su "One 31" il 9 agosto 2025.
Per cominciare, quest'ultima è eccezionale. La fotografia è straordinaria, ogni scena appare come un'opera d'arte, chiara e fresca, evita l’eccesso e il grottesco. Presenta un’eleganza che eleva la storia a qualcosa di veramente unico. Le ambientazioni sono sbalorditive, ogni luogo è stato scelto con attenzione e filmato con grande cura. Inoltre, la colonna sonora è perfettamente sincronizzata, inquietante, toccante e spesso rimane impressa a lungo dopo che l’episodio è finito. Arriva sempre al momento giusto, ti avvolge, ti fa venire i brividi, rendendo tutto più intenso di quanto già non sia. Khemjira è quel tipo di serie che prima ti ipnotizza visivamente e poi ti cattura con una narrazione ben costruita.
Il cast ha fornito performance eccezionali. Ogni emozione appare autentica, ogni attimo di dolore o amore ha un profondo impatto. La chimica tra i protagonisti è forte e credibile, mentre gli attori di supporto hanno aggiunto profondità e anima all’intera storia.
La trama stessa si è rivelata sorprendente. È stratificata, avvincente e piena di sorprese, si sviluppa come una poesia tragica, mescolando l’orrore soprannaturale con la dolcezza dell’amore umano. I flashback si integrano splendidamente, mai forzati, sempre significativi, svelando il doloroso passato legato alla maledizione della famiglia.
In conclusione, Khemjira è senza dubbio una delle migliori dell’anno. Un capolavoro, straordinario, ben narrato e completo, commovente e ricco di sfumature. Ciò che la rende speciale è l’equilibrio: una storia soprannaturale permeata di tragedia e orrore, ma profondamente umana ed emotivamente coinvolgente.
E se non l'avete ancora vista. . . preparatevi a soffrire, ridere e innamorarvi un po’ di ciascuno di loro.
Buona Visione!!!




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