Il filo di Nortia: Tu non mi conosci di Ella Sarip (Narae Italia)

 



Scappata a New York per sottrarsi alle rigide regole della sua famiglia, Hong Haera torna a casa, in Corea del Sud, per il matrimonio della sorella gemella, la figlia perfetta. Essere costretta a prendere il posto della sposa all’altare di fronte a Lee Geon, il suo rivale d’infanzia, è solo l’inizio di un gioco pericoloso. Tra segreti inconfessabili e sentimenti che minacciano di travolgerla, Haera dovrà scegliere tra il dovere e il cuore, rischiando di perdere tutto, perfino sé stessa.

Ci sono libri che si leggono con piacere e altri che ti restano dentro anche dopo aver girato l'ultima pagina. "Tu non mi conosci" di Ella Sarip appartiene decisamente alla seconda categoria. È un romance contemporaneo che nasconde un'anima intensa e profonda, capace di affrontare temi importanti come la pressione sociale, il desiderio di indipendenza, l'identità personale e il peso delle proprie origini, raccontato con una buona dose di delicatezza e sincerità. 

La protagonista, Haera Hong, è una donna sia forte che fragile, costantemente schiacciata tra ciò che vuole e ciò che la società — in particolare la sua famiglia — si aspetta da lei.  Il suo trasferimento a New York rappresenta sia un atto di ribellione che di libertà e di indipendenza, come anche il lasciarsi alle spalle un mondo da cui si è stata soffocata per anni.  Fin dalle prime pagine, l'autrice sottolinea il contrasto tra la sua nuova vita a New York e il ritorno in Corea del Sud per il matrimonio della sorella gemella. 

Una delle qualità per cui noi di CDL adoriamo quest'autrice è la sua capacità di sensibilizzare il lettore alle emozioni più contraddittorie: rabbia, nostalgia, la paura di non essere abbastanza, così come ma anche la speranza di potersi reinventare. Il legame di Haera con la sua famiglia è pieno di affetto e incomprensioni ma anche pieno di affetto. Si evince comunque dalla pressione familiare, che le viene contro nonostante sia il contrario di ciò che lei vuole. In qualche modo i suoi genitori le vogliono bene ma essendo dovuta al loro essere cresciuti, come si comprende meglio nel finale, in una società "chiusa", vorrebbero imporsi alle figlie come è stato fatto a loro da giovani. 

Ho amato il rapporto che Heara ha con sua sorella soprattutto quando una volta cadute le maschere, ognuna comprende contro cosa ha dovuto lottare. Ad arricchire la storia, oltre il romantico, vi sono anche le descrizioni in ospedale e il ruolo del protagonista come chirurgo che aiuta a comprendere meglio il suo carattere e il suo modo di affrontare la vita. Tanti momenti pieni di suspense, Haera e Lee Geon si evolvono durante la storia rendendo il contesto generale molto autentico. 

Lo stesso personaggio maschile di Lee Geon è costruito con la giusta dose di mistero e profondità. All'inizio può creare confusione. I punti di vista alternati aiutano a comprendere che non si tratta di un interesse amoroso, ma di un vero e proprio amore quasi rovinato da bugie e parole non dette. 

L'abilità di Ella è saper rendere credibile l'inverosimile e trascinare in una storia mozzafiato con eleganza e semplicità. Nulla di ciò che scrive sembra artefatto. I suoi personaggi sbagliano, si rialzano e crescono. Ho avuto l'opportunità di concludere la lettura con il cartaceo, un'edizione straordinaria stampata per il Festival del Romance dalla Narae, ma vi consiglio di seguirla app perché ci sono per dei capitoli storia bonus.

In conclusione è un romanzo che consiglio senza riserve a chi ama le storie di riscatto personale, ambientate in contesti moderni, con una forte componente emotiva e con un forte messaggio: per essere davvero felici, bisogna prima imparare a conoscersi e ad accettarsi. Se poi avete un debole per la Corea del Sud allora non potete assolutamente farvelo scappare






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