"Ogni carta svela una storia, ogni scelta traccia un destino"
Emma Serravalle stringe tra le mani il suo mazzo di tarocchi come un amuleto, pronta a lasciarsi alle spalle il grigio paesino italiano per immergersi nella luce vibrante di Parigi. Montmartre, con i suoi caffè bohémien e le promesse di libertà, è la cornice perfetta per ricominciare, ma anche un labirinto di incognite dove il passato e il futuro si intrecciano come i segreti delle carte. Quando una misteriosa Papessa" dal fascino ipnotico e un famoso "Imperatore" le propongono un'opportunità che potrebbe cambiare la sua vita, Emma si ritrova davanti a una domanda cruciale: può fidarsi di chi le tende una mano o è solo una pedina in un gioco più grande? Quali sono le sfumature dei sentimenti più profondi? Tra l’alchimia del "Matto" e il coraggio della "Forza", Emma scoprirà che l'amore e il destino sono intrecciati come i fili invisibili delle stelle. E, a ogni passo, sarà proprio il mazzo che porta con sé a guidarla, illuminando verità che non aveva mai osato affrontare.
Un viaggio tra desideri inconfessabili, incontri fatali e l’intramontabile promessa che, alla fine, il "Mondo" si apre solo a chi osa viverlo.

Sono personalmente affascinata dal mondo dei tarocchi e sono stata sorpresa in modo positivo dalla bravura che ha avuto l'autrice nel renderli il fulcro di questo suo breve romanzo. Sono loro a muovere tutto, a giustificare le decisioni e il destino dei protagonisti, o forse no?
Di certo valorizzano la trama, arricchendola di spiegazioni e valori, più di ogni altro elemento inserito. Infatti, non ho trovato altri aspetti degni di menzione, purtroppo.
«Le carte non predicono il futuro, ma possono aiutare a capire meglio il presente e a prendere decisioni consapevoli.»
I personaggi che animano le vicende si riescono a contare sulle dita di una mano, alcuni ben caratterizzati, altri meno. Scopriamo momenti del loro passato tramite ricordi frazionati che spuntano all'improvviso, non amalgamati con il resto, andando a disturbare la lettura interrotta.
La narrazione non valorizza i punti di vista di tutti, né tanto meno riusciamo a capire fino a fondo cosa c'è nell'animo della protagonista.
Pochi colpi di scena, alcuni prevedibili.
Mi è dispiaciuta anche l'accelerazione del ritmo narrativo, dove nell'avanzare della storia i muri descrittivi rispetto all'inizio sono stati abbattuti, sottolineando solo una sequenza di momenti che si susseguono. Anche i dialoghi risicati risultano poco credibili.
«Le carte possono mostrarti la strada, ma sei tu che devi decidere di seguirla.»
Forse il percorso di crescita, il coraggio e il dono soprannaturale della cartomante si sarebbero potuti valorizzare un po' di più, così come fatto per sfatare quei pregiudizi tramandati dietro la lettura dei tarocchi.


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