Data di uscita: 5 settembre 2025
Nel XII secolo in Corea, un collezionista di antichità acquista una misteriosa donna dai tratti occidentali, creduta un demone, ma l'incontro con lei sconvolgerà le sue certezze e lo costringerà a sfidare il re e il proprio passato per amore.
Corea, XII secolo.
Sin Baek So è un raffinato collezionista di antichità,
abituato a controllare ogni dettaglio della sua vita. Ma tutto cambia quando,
durante un viaggio in Cina, acquista una donna dai tratti mai visti prima:
pelle di luna, capelli di fuoco, occhi chiari come il ghiaccio. Potrebbe essere
una gumiho, il demone volpe che seduce e uccide gli uomini.
La ragazza, Sheridan, viene in realtà da una terra lontana
chiamata Irlanda. Insolente, affamata, vivace: nulla in lei corrisponde alla
creatura leggendaria che tutti temono. Tra fughe rocambolesche, cene con
collezionisti e intrighi di palazzo, Baek So si ritrova a mettere in
discussione tutto ciò che credeva di sapere.
Quando la gelosia e il sospetto rischiano di condannare
Sheridan a morte, Baek So dovrà affrontare i fantasmi del passato e scegliere:
salvare se stesso o proteggere ciò che ama.
Un romanzo di incontri impossibili, amore, libertà e
riscatto, dove l’esotico diventa umano e il cuore sfida il destino.
Ciao lettori! (annyeonghaseyo
dogja yeoleobun)
Per chi ha avuto modo di leggere le mie recensioni
è chiaro quanto io ami tutto ciò che ha a che fare con la Corea, dalle opere
letterarie alle serie, passando per i film. Oggi, miei cari, ci immergiamo nel
XII secolo coreano, grazie a Daniela Gatto e al suo romanzo “Il Collezionista”,
pubblicato dalla Literary Romance.
I personaggi principali sono Sin Baek So, un
enigmatico collezionista che ama l'esplorazione e scoprire nuove meraviglie da riportare in
patria. Durante un viaggio in Cina, incontra e acquista una donna particolare
chiamata Sheridan, con capelli rossi, pelle a macchie e occhi blu
come il cielo. Si tratta di una giovane irlandese dal look unico, che sembra
contrastare non solo con il suo carattere, ma anche con le tradizioni e la
cultura della sua nazione.
«perché, come già sapevo, tutto
in lei urlava. Sempre. Urlava il suo coraggio, la sua avvenenza, a sua furia.
Sheridan era amozioni. Risalii verso il viso, acceso di rossore. Accarezzai i
capelli di fuoco e il mare degli occhi. Non sembrava una selvaggia, sembrava
una regina.»
Anche stavolta l'autrice ha saputo sorprendermi
con un romanzo ricco di sentimenti e colpi di scena che si sviluppano in modo
costante e imprevedibile. È un libro che mi fa vivere in modo intenso l'epoca
imperiale coreana, descritta con grande attenzione dalla talentuosa scrittrice
e arricchita da particolari come usi, costumi e termini in lingua coreana che rendono tutto molto realistico.
Un bel romanzo perché combina storia e
romanticismo, con quel tocco piccante mai volgare. E perché no, anche un po'
divertente, grazie ai battibecchi tra i protagonisti.
Buona Lettura!!
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