John Harrison, ex insegnante di basket, si ritrova ad allenare per la corsa Hannah Scott, studentessa asmatica e cleptomane. Un giorno conosce in ospedale Thomas Hill, malato terminale che ha abbracciato la fede cristiana superando la sua tossicodipendenza e che lo consiglia su come allenarla. John scoprirà che Thomas è il padre segreto di Hannah che lei credeva morto. La ragazza conoscerà finalmente suo padre e proverà a superare i suoi problemi per diventare una campionessa nel suo sport.
Bentrovati amici cinefili!!
 
Oggi desidero suggerirvi un film estremamente emozionante: “Correre per ricominciare”, (Overcomer), una produzione americana del 2019, diretta da Alex Kendrick, che ha collaborato con il fratello Stephen alla scrittura e alla produzione. Potete trovarlo in streaming su Netflix.
Un aspetto centrale di questa pellicola è sicuramente la fede in Cristo, che si manifesta in modo evidente in tutti i personaggi principali. Realistico è il modo in cui la fede viene raffigurata, in quanto non è sempre ferma, statica ma si evolve, cambia, poiché anche i credenti possono affrontare dubbi e crisi durante il corso della vita. Credere non elimina il dolore, sia esso fisico e spirituale, ma fornisce sempre il supporto necessario per affrontarlo con coraggio, attraverso le preghiere personali e mediante il sostegno della comunità, che rappresenta una base fondamentale nel percorso quotidiano.
Un altro aspetto fondamentale della storia è lo sport, che funge da cornice per l'intera pellicola. La disciplina scelta è la corsa campestre, che richiede una buona resistenza sia fisica che mentale, capacità di concentrazione e saper gestire le energie per raggiungere il traguardo. Così come per gli atleti, anche per i fedeli, quando ci si sente scoraggiati, stanchi o disperati, è importante resistere e tirare fuori il meglio di sé per arrivare alla meta.
Ciò che mi ha colpito maggiormente, considerando la mia forte fede, è che questo film è aperto a tutti, credenti e non. In un'ottica educativa, i vari personaggi principali - John, sua moglie Amy, la preside, Thomas, la nonna, e Hannah - affrontano diverse sfide per crescere interiormente. La speranza diventa quindi un motore di cambiamento, che si manifesta tramite l’educazione fisica, il nucleo familiare e le relazioni, ma anche attraverso la spiritualità. Il percorso di Hannah dimostra che, anche nei momenti più critici, esiste sempre la possibilità di rialzarsi, rivedere il passato e costruire un futuro migliore. La speranza, infatti, va oltre il semplice raggiungimento di un obiettivo concreto (come vincere una gara); si tratta anche della capacità di affrontare le proprie paure, di crescere interiormente e di creare legami significativi.
In conclusione, il film porta un messaggio educativo rilevante: non dobbiamo mai abbandonare la speranza, anche quando le circostanze sono difficili. Con il giusto supporto, la fiducia in se stessi e l’aiuto delle persone care, è possibile superare ogni ostacolo e raggiungere traguardi inaspettati.
Una pellicola significativa, che parla di crescita e di seconde occasioni che la vita ci offre, con Dio sempre presente come un Padre misericordioso pronto a riceverci tra le sue braccia. Insomma, è un film destinato a tutti i cuori.
Buona visione!




 
 
 
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