Serie tv: Memoir of Rati

 



Nel Siam del 1915, in un’epoca segnata da forti contrasti tra modernità e tradizione, Rati – un giovane orfano cresciuto in Francia – torna nella sua terra natale come interprete per una delegazione diplomatica. Al suo rientro incontra Theerathon, un elegante e brillante funzionario del Ministero dell’Istruzione. I due provengono da mondi diversi ma, tra sguardi e silenzi carichi di significato, nasce un legame profondo che presto si trasforma in un amore intenso e proibito.

Nel cuore di una società che condanna l’amore tra uomini e inasprisce le divisioni tra le classi, Rati e Theerathon si ritrovano a dover scegliere tra i propri sentimenti e le convenzioni che li opprimono.

Bentrovati amici cinefili! 

Oggi siamo di nuovo nella mia amata Thailandia, per discutere di “Memoir of Rati” (tailandese: จาฤกรติชา; RTGS: Cha ri kon ti cha), una serie TV ambientata nel 2025 e interpretata da Sarin Ronnakiat e Sapol Assawamunkong. Questo drama boys love prende ispirazione dall'omonimo romanzo "Memoir of Rati", scritto da P. Picha (tailandese: พลอยพิชา). 

La serie presenta un ritmo singolare che riesce a catturarti con i suoi dettagli, gli sguardi e ogni piccolo sospiro. Il fulcro parla di amore, perdita e  ricongiungimento, con un'atmosfera malinconica, ma per niente opprimente, anche grazie alle due coppie il cui modo di vivere il loro rapporto è molto diverso.

La coppia GreatInn: Rati (Sarin Ronnakiat) e Thee (Sapol Assawamunkong), i protagonisti, rivelano la parte più tenera della storia. Il loro legame si sviluppa in un ambiente sereno e affettuoso, che porta con sé una forte carica emotiva. I gesti e gli sguardi sono leggeri, trasmettendo tuttavia un'intensità silenziosa che mi ha fatto sospirare in tante scene.

I nostri cari AouBoom: Mek (Thanaboon Kiatniran) e Dech (Tharatorn Jantharaworakarn), che già conosciamo, portano con sé un'energia diversa, più densa e ricca di tensione. La loro presenza è più esplosiva, piena di scintille e sentimenti non espressi, creando un forte coinvolgimento.

Devo ammettere di aver avvertito la mancanza di una connessione più intima tra le coppie. In particolare con gli ultimi due, poiché questa coppia richiede un'energia fisica, quella scintilla che necessiterebbe di un bacio rubato in un momento di conflitto o di un abbraccio disperato dopo una confessione.

"Memoirs of Rati" ha presentato una bellezza poetica che cattura l’attenzione, grazie anche a suggestive inquadrature panoramiche del fiume, alla musica dell'epoca e agli elementi culturali appropriati che hanno arricchito l’atmosfera generale.

Ci sono stati alcuni errori nella sceneggiatura: la serie a volte risulta un po' lenta e i conflitti ripetitivi, ma nulla che ne comprometta la visione.

Quello che mi ha colpito di più è stato il mix di dolcezza e sofferenza e come i protagonisti siano stati capaci di esprimere tanta emozione. Inoltre, la grafica con le fotografie delle due coppie che apparivano di tanto in tanto è stata magnifica; sono rimasta indecisa su quale fosse la mia preferita. 

In generale, consiglio vivamente questa serie a chi apprezza i drammi storici e le storie romantiche.


Buona visione!




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