Rai Fiction: Il Clandestino







L'ex ispettore capo dell'antiterrorismo Luca Travaglia ha deciso di lasciare la polizia in seguito ad un attentato verificatosi durante una serata di gala tra diplomatici, eseguito apparentemente dalla sua compagna Khadija, di origine libica, morta nell'esplosione, nella quale il più giovane dei suoi agenti, Sergio Bonetti, è rimasto paralizzato perdendo l'uso delle gambe. Non riuscendo a superare il trauma e a capacitarsi dell'accaduto, Luca decide di trasferirsi da Roma a Milano, dove inizia a lavorare come buttafuori nelle discoteche e come guardia del corpo, andando a vivere in affitto nell'autorimessa di Palitha, un singalese con competenze da meccanico che gestisce una propria impresa di soccorso stradale e che vive al piano di sopra con la moglie Gedara. Quando è solo nella rimessa, Luca si perde sovente nei ricordi dolorosi, ubriacandosi per cercare di dimenticare. Sentendosi in colpa per quanto accaduto al giovane collega, gli paga a sua insaputa le cure di fisioterapia in una clinica e, per tale motivo è sempre in costante ricerca di un modo per raccogliere denaro. Inoltre ad assisterlo in questo vi è anche il suo ex collega e amico De Giglio, archivista della polizia, al quale Luca chiede di nascosto di continuare a raccogliere informazioni sull'accaduto. Dopo breve tempo, inizia a lavorare come investigatore privato assieme a Palitha, che ha avuto tale pensata, coinvolgendolo suo malgrado. Grazie alla complicità del vicequestore Claudio Maganza, amico di vecchia data di Luca, che chiude sovente un occhio sulle loro attività non sempre regolari, fornendo loro anche una licenza provvisoria per esercitare la professione investigativa, Luca e Palitha si occupano così di volta in volta di aiutare povera gente, come immigrati stranieri clandestini, ma a volte anche italiani, in difficoltà economiche o finiti per svariati motivi nel giro della malavita o ancora segnalati scomparsi, i quali non sempre possono rivolgersi alla polizia; i due si spostano per la città usando un furgone Fiat 1100 di colore rosso fiammante completamente restaurato e modificato come carro attrezzi. Oltre a Maganza, Luca può contare anche sull'aiuto di Carvelli, un alto dirigente dei servizi segreti, altro suo vecchio conoscente dai tempi in cui lavorava all'antiterrorismo, al quale telefona sovente per ottenere informazioni e rintracciare persone. Continuando in parallelo la sua attività di guardia del corpo, Luca intanto si occupa anche di scortare e proteggere Carolina Vernoni, una giornalista scrittrice di romanzi, la quale si sente seguita e minacciata da un molestatore sconosciuto. La donna vive con la figlia adolescente Bianca e, trascurata dal marito quasi sempre assente poiché risiedente a Bruxelles per lavoro, inizia a provare un'attrazione fisica per Luca, ricambiata a sua volta; i due finiscono per innamorarsi e iniziare a frequentarsi, non senza problemi legati a cercare di tenere nascosta invano la loro relazione alla figlia di lei e, soprattutto, ai paparazzi i quali potrebbero usare tale scandalo per mettere in cattiva luce la carriera del marito, figura influente nel panorama finanziario milanese nonché europeo.




Benvenuti amici cinefili!

Oggi vorrei proporvi una bella serie italiana. Lo so, lo so, penserete: "Cos'è successo?!?!", ma stavolta c'è un progetto davvero molto originale, che non potete mancare.

"Il clandestino" è la nuova serie di Rai Fiction, realizzata in collaborazione con Italia International Film, trasmessa su Rai 1 in prima serata ogni lunedì. Diretta da Rolando Ravello e scritta da Renato Sannio, Ugo Ripamonti e Michele Pellegrini,la serie è divisa in 12 episodi da 1 ora ciascuno, in onda a partire dall’8 aprile 2024 con un doppio appuntamento settimanale per 6 serate.
Il protagonista è Edoardo Leo e accanto a lui ci sono Hassani Shapi, Alice Arcuri, Michele Savoia, Lavinia Longhi, Fausto Maria Sciarappa, Jonis Bascir, Isabella Mottinelli, Simone Colombari, Tia Architto e Stefano Guerrieri.

Ogni episodio propone una trama verticale in cui Travaglia è coinvolto in una nuova indagine, mentre quella orizzontale racconta i traumi del protagonista, un pezzetto alla volta del suo passato, affondando sempre di più dentro alle ragioni che lo hanno portato dove si trova adesso.

Il protagonista Travaglia, ben interpretato da Edoardo Leo, e' un uomo inizialmente svuotato da qualsiasi emozione, sempre alla ricerca della verità e della giustizia, ma sfiduciato nei confronti del mondo e perplesso a qualsiasi rapporto interpersonale. Ma pian piano si addolcisce nei confronti dell'umanità grazie all’incontro con gli altri personaggi che hanno tutti un certo spessore, non solo per il ruolo che ricoprono, ma anche nella connessione con la figura del protagonista. Tutti sono importanti a quell’equilibrio e quell’emotività persa, verso una nuova consapevolezza e un'accettazione di sé.

Tra tutti ho amato il personaggio di Palitha, il più importante, perché con la sua comicità è stato capace sempre di strappare un sorriso anche nei momenti più tristi. E' forse l'unica vera figura che riesce a far uscire Travaglia da una spirale di dolore.

Una serie che è impossibile definire banale, perché ogni episodio è centrato su temi come il rimorso, il pentimento, le difficoltà economiche, la corruzione e la religione, o su come molto spesso il sistema e lo stesso Stato si dimenticano dei più deboli.

In questa cornice, Travaglia ha un altro grande pregio e cioè il suo personale senso di giustizia: distrutto da quel terribile evento cerca sempre il modo di rimediare, di non trasformare coloro che hanno sbagliato in assassini, di trovare quella traccia di umanità in chi ha perso la speranza, proprio quell’umanità che lui rifiuta.

Una serie originale, bella da non perdere che consiglio a tutti di guardare, e soprattutto un'altra meravigliosa prova recitativa di Edoardo Leo. 

Buona Visione!





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