Mia madre mi diceva che gli uomini parlavano dell’Età dell’Oro come di un periodo di pace e felicità per tutti… Tuttavia, le donne della nostra epoca raccontavano una storia molto diversa…
Crono, Dio degli Dèi, la cui eredità è il mondo. Tra i suoi beni: donne imprigionate e destinate a servire.
La tenace Althea Lambros controlla il proprio destino e vive per onorare la richiesta della madre morente di proteggere le sue due sorelle a tutti i costi.
Il viaggio di Althea verso la distruzione della tirannia è iniziato. È un destino predetto dalle Parche. E lei sta seguendo le loro visioni.
Nell’isola meridionale di Creta, nascosto tra le donne mortali fuggite dai Titani, si trova il Dio Ragazzo, figlio di Crono e creduto morto. Condivide il destino di Althea di sconfiggere l’Onnipotente – se il fato lo vorrà.
Poiché Crono ha saputo del complotto, sta accumulando le proprie forze contro la giusta ribellione di Althea e tutti coloro che non si arrenderanno né scapperanno.
Ci sarà la guerra. Se vuole sopravvivere e scrivere la loro storia, l’indomabile Althea deve volare più in alto di qualsiasi dio.
Il ritmo incalzante coinvolge il lettore in un mix di azione, scoperta, verità, mitologia e leggenda.
La trama è fitta e prestare attenzione ai dettagli è fondamentale.
Già dal prologo l'intento è palese: "le donne avrebbero avuto una storia molto diversa da raccontare".
La voce narrante è ironica, ma ci guida con cura verso una profonda introspezione soprattutto per quanto riguarda il genere femminile. Si toccano con mano le sfaccettature dell'emancipazione, le sofferenze delle donne e i soprusi. Tante sono le domande che ci lascia, in un confronto tra presente e passato: fino a che punto tutto ciò che viene raccontato non rispecchia la situazione attuale?
È stato bello vedere come le credenze mitologiche siano state romanzate in maniera così coerente e omogenea, da sembrare reale e tangibile.
Non mancano le divinità con le loro caratteristiche peculiari, il fato, il firmamento, le gerarchie, le costellazioni, l'amore e la famiglia.
Anche la scrittura è accurata, si percepisce una profonda attenzione alle parole usate oltre che una forte documentazione sui termini specifici dell'epoca trattata.
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