Aspettavo con entusiasmo questo nuovo progetto che vede l'attore Lee Dong Wook come protagonista.
Era da un po' che non guardavo nulla di nuovo con lui, a parte i rewatch annuali di Goblin, Tale of the Nine-Tailed e Touch your heart che mi scaldano sempre il cuore.
Voi conoscete qualche titolo?
Questa serie è un adattamento della light novel "The Killer's Shopping Mall" scritto da Kang Ji-young, racconta di una ragazza che, avendo perso i genitori, è cresciuta con lo zio che gestisce un negozio segreto online per mercenari e tutto quello che ne consegue. Nel corso del tempo ha sviluppato e strutturato questo negozio come un metodo di protezione per se e la nipote, nel caso vecchi nemici sarebbero tornati.
Fin dall'inizio la serie narra gli eventi alternandosi da Ji-an a Ji-man.
La trama è avvincente e, seppur presenta molti salti temporali che potrebbero confondere un po', la narrazione lenta permette di assimilare ed empatizzare meglio con i personaggi.
Lui rappresenta in tutto il lupo solitario. Da mercenario è abituato a sopravvivere e affrontare i nemici senza guardarsi le spalle ma commette l'errore di tornare a casa e trascinare la sua famiglia alla morte imminente.
Lei fin da piccola sembra dimostrare il sangue freddo dello zio. Ma, nel momento in cui la figura di Ji-man viene a mancare deve dimostrarsi coraggiosa e comprende quanto delle azioni dell'uomo non siano stati altro che insegnamenti per prepararla a una situazione del genere.
La storia ha una bella evoluzione, si passa dalle difficoltà che entrambi i protagonisti hanno nel comunicare per vivere insieme al rispetto e al profondo legame che li unisce e, nonostante sia una trama incentrata sull'azione, l'affetto e l'amore familiare sono ciò che manovra il tutto.
Impossibile non farsi trascinare dalla suspense perché seppur si ha l'impressione di conoscere già i fatti futuri si viene comunque colti di sorpresa perché non è la meta la parte importante, ma il viaggio.
"A shop for killer" è una serie thriller-action che poteva essere strutturata meglio, ma nel complesso porta a casa un risultato positivo grazie alla costante tensione che permane nella narrazione, arricchita da scene e fotografia in slow-motion più un bel cast.
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