Il filo di Nortia: Appuntamento in terrazzo di Felicia Kingsley

 

Buongiorno lettori, come sapete pian piano sto ripubblicando le mie recensioni scritte in passato per un blog con il quale attualmente non collaboro più. 

Mi sembra giusto che aggiunga a CDL anche quella parte di me lettrice.  

Oggi vi riporto uno dei tanti e favolosi libri di Felicia Kingsley, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima durante la pandemia. 

Ricordo di aver pensato "Una storia più simile alla situazione attuale non c'è".

L'appuntamenteo sul terrazzo assume un significato diverso, che durante la pandemia abbiamo imparato a conoscere bene. Distaccandosi dal valore romantico, date le restrizioni sociali, diviene un incontro amichevole che con il tempo e la pazienza si trasforma nel famoso e antico corteggiamento. Quello che la tecnologia di oggi ha stravolto completamente. 

«Diciamo che provo a corteggiarla, sì. Ma senza le lettere».
«Comportati bene. Io con la Marisa sono sempre stato garbato. E portala a ballare, la Didi. Alle donne piace l’uomo che sa ballare».

Non solo nella lettura si evidenzia la difficoltà e la reazione del vivere l'isolamento, differente per ognuno di noi; ma traina alla riflessione e alla consapevolezza di quanto, prima del blocco mondiale, noi abbiamo vissuto per davvero. Una considerazione personale penso l'abbiamo affrontata tutti, chi prima chi dopo. 

“Sei stato davvero in tutti questi posti?”.
“Dimmi cosa vuoi vedere e io ti ci porto”.

A leggerla adesso non avrà mai l'effetto avuto in quel periodo, quando pensavo in particolare "mi ritrovo perfettamente in quelle parole, in quelle reazioni". Oggi vivrei quella comicità e ironia molto più leggera, esternamente ai fatti, con una consapevolezza diversa, seppur rievochi ogni emozione.

Non sarei l'unica, vero? 

Tralasciando l’emergenza e le paure di quel periodo, Felicia sa esattamente come trascinarti in una storia d'amore, in momenti ironici e divertenti anche se avvengono in un'ambientazione narrativa ristretta alla quale non sempre siamo abituati. E un'altra differenza che mi piace è quella di concentrarsi più sull'emotività del momento che sulla sua estetica. 

Come in ogni sua storia, è l’abilità di saper scegliere le parole a fare la differenza. 

E la Kingsley ci ha sempre viziati molto. 

Infine, seppur ormai passato, penso che sia stupendo ricordare come i proventi derivanti dalla vendita eBook del libro siano stati devoluti in beneficenza all’Ospedale Policlinico di Modena.

Alla prossima!



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