Netflix: Queen Charlotte, una storia di Bridgerton

 


La miniserie spin-off che ruota attorno alla regina Carlotta consiste in due trame: una nel presente di Bridgerton, a partire dal 1817 con la morte dell'erede reale principessa Charlotte che induce la regina a fare pressione ai suoi figli per sposarsi e produrre un altro erede reale; l'altra inizia nel 1761 con Charlotte che incontra e sposa re Giorgio esplorando il loro matrimonio e la malattia mentale di quest'ultimo.


Possiamo avere tante opinioni diverse, ma su una cosa siamo d'accordo ovvero dare il merito a Shonda Rhimes di darci sempre qualcosa per cui emozionarci. Dopo il successo delle prime due stagioni di Bridgerton, la produttrice televisiva ci regala uno spin off dedicato tutto alla regina Charlotte che, a quanto pare, sembra ripercorrere alcuni passi della vera storia passata. 

Infatti, la regina Sophia Charlotte di Mecklenburg-Strelitz è davvero esistita. Nata nel 1744, ottava figlia di un duca tedesco viene data in sposa a Re Giorgio III nel 1761, a soli 17 anni, sei ore dopo essere arrivata a Londra. Ebbe con Giorgio III 15 figli, 13 dei quali raggiunsero la maggiore età. Amava i cani di Pomerania, i giardini e divenne una donna erudita. Inoltre, finanziò orfanotrofi, ospedali e l'istruzione femminile. Inizialmente venne tenuta all'oscuro della malattia del marito dalla suocera e Lord Bute, come anche dell'accordo che sanciva lei come reggente se il re fosse stato permanentemente incapace di governare.

All'interno della serie tv ci viene rappresentata una versione verosimile della vera regina Charlotte. È una storia di cui sono stata sempre curiosa di conoscere, fin dalla prima apparizione in Bridgerton. 

Non mi aspettavo di amare ed entrare maggiormente in sintonia con la trama molto di più rispetto alla serie principale. L'idea di seguire due filoni narrativi, tra passato e presente mi ha incuriosito molto, poichè tutto è stato equilibrato: mentre nel passato scoprivamo i primi passi dei due sovrani, nel presente la regina reggente doveva tentare di assicurare la discendenza. 

Ciò che si è compreso fin dall'inizio è stato il forte sentimento che lega queste due anime, nonostante malattie, segreti e bugie siano un ostacolo al raggiungimento del loro lieto fine. Una storia d'amore che ha avuto i suoi alti e bassi ma che nel complesso, come si è dimostrato dal numero dei figli e dalle scene finali, è stata passionale e ricca di affetto. 

Interessante è stato scoprire alcuni dettagli delle vite dei personaggi secondari, come l'ascesa di Lady Danbury avvenuta anche grazie alla presenza della regina o come altri ruoli giovanili ben interpretati al punto da farti sentire un po' nostalgico nel ricordare le versioni "più anziane". 

Il mio è un giudizio più che positivo, rispetto alla serie madre, che lascia nello spettatore una grande malinconia oltre che un sorriso per una storia dal lieto, sì, insolito ma di certo non triste.




Nessun commento