Magnifico affresco di una fetta di società in disfacimento: quella della nobiltà inglese, dei suoi privilegi e delle sue miserie.
Una famiglia che si sta sbriciolando, come le mura della loro magione vecchia di 800 anni, racconta con vivacità e ironia le sue vicissitudini.
I Trelawney, il giovane Lord Kitto,sua moglie Jane e i loro tre figli condividono stanze fredde e senza acqua calda corrente con i vecchi genitori di lui, perché hanno perso il loro antico splendore in vizi e debiti e conservano ancora a malapena un malandato orgoglio di casta.
Il mondo dell’alta finanza con i suoi spietati giochi d’interesse e con l’assenza di qualsiasi scrupolo sarà per il loro microcosmo prima condanna a morte e poi ancora di salvezza. Personaggi fragili e realistici raccontano al lettore il senso di ineluttabilità del proprio destino e la bieca costrizione a vivere secondo privilegi medievali anacronistici e ,per questo, ancor più senza senso.
Non manca, nonostante tutto, una spietata ironia che rende il romanzo molto gradevole e profondamente vero.
VOTO |
LETTURA ADATTA A TUTTI |
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