I Flash di Ares: La Modista di Bombay di Estelle Hunt (Serie Amori di Fine Secolo #2)



Si chiude il cerchio sulla storia di Kathleen, iniziato nel primo romanzo Emmeline, di questa bellissima serie Amori di Fine Secolo scritta da Estelle Hunt, recentemente ripubblicato con un nuovo editing dalla Hope Edizioni. Nella Modista di Bombay molti temi che erano stati forzatamente poco approfonditi nel principio di questa storia trovano compimento.

Vi dico subito che il libro mi è piaciuto moltissimo e ho amato tutti i personaggi descritti, soprattutto Adrian (finalmente un VERO uomo) e se potessi darei 10 Tridenti anziché 5.

Le vicende di Kathleen, ingenua orfana, che alla stazione di Londra finirà preda delle grinfie di una tenutaria di un bordello venendo, in seguito, venduta all’asta al miglior offerente perché vergine, un particolare che farà guadagnare alla sua aguzzina diverse sterline. Successivamente finirà nella casa di Julian Severn, Duca di Newbury, come sua mantenuta, solamente perché identica ad Emmeline: la donna da lui amata e perduta a causa di un complotto (non farò spoiler per chi non avesse ancora letto Emmeline: fatelo senza indugio) occupando quasi la metà del romanzo.

La giovane, conscia di essere stata strappata a un orribile destino, si adatterà al ruolo impostole dalla vita, comprendendo solo in parte le ragioni che hanno spinto l’uomo a tenerla per sé; il suo spirito tuttavia non avvizzirà a causa delle esperienze terribili e per essere oggetto di rifiuto dalla buona società vittoriana, che copre la melma e gli scandali dei suoi membri sotto i tappeti persiani, continuerà, bensì, a sognare un futuro di indipendenza e di libertà personale, lontano da quel mondo.

L’occasione le sarà data quando finalmente il suo amante ritroverà la pace e l’amore della sua vita e la lascerà libera di crearsi un nuovo futuro a Bombay, realizzando il sogno di creare abiti ed abrire una modisteria tutta sua.

Qui, dall’altra parte dell’oceano, in India, sebbene gli usi e costumi inglesi vengano strenuamente conservati dai suoi colonizzatori, Kathleen scoprirà un mondo meraviglioso, fatto di tante contraddizioni nelle quali lei stessa, che è una contraddizione vivente, si troverà a suo agio.

 L’incontro con Adrian Hayter, capitano dell’esercito di Sua Maestà che nasconde origini miste con un animo spaccato a metà tra l’amore per la patria inglese e quella indiana, segnerà l’inizio del vero grande amore.

Senza raccontarvi nulla per non anticiparvi la storia, voglio dirvi quanto abbia apprezzato le descrizioni del mondo e della gente che animava l’India coloniale in quegli ultimi anni del secolo; l’autrice non ne nasconde le brutture e le contraddizioni profonde ma riesce a parlare al nostro cuore del diritto di autodeterminazione di un popolo e del desiderio di libertà di quest’ultimo e lo fa tramite la voce del protagonista maschile, Adrian, personaggio che, come già detto sopra, mi ha conquistata pienamente umiliando profondamente la figura di Julian Severn, Duca di Newbury, che definirei senza ombra di dubbio un maschilista pieno di protervia e di prepotenza, nonché un debole della peggior specie.

Ho apprezzato con simpatia la figura di Valéry, la mantenuta del cugino di Julian, che sarà una vera amica e un sostegno per Kathleen nei mesi a Londra, sperando che l’autrice voglia dedicarle una bella storia di riscatto, perché se lo merita veramente.

VOTO

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