Il diario delle blogger: Tu che mi hai strappato la notte di Benedetta Cipriano

 




Fiamma e Rodrigo: due anime spezzate alla ricerca della luce.

Fiamma, con un fuoco che arde dentro di sé, desidera solo nascondersi. Camuffa la sua luce sotto maglioni larghi, combattendo contro un corpo che non ama. Vuole essere invisibile, una farfalla di vetro confusa nel vento.
Ma Rodrigo ha incrinato il suo cristallo. Lui, con il suo sguardo abbagliante e l’anima ferita, ha visto la sua luce e vuole farla splendere. Due mondi diversi, due anime spezzate che si incontrano.
Rodrigo, l’atleta burbero che nasconde un dolore oscuro, si ritrova a specchiarsi in Fiamma. Entrambi combattono contro i fantasmi del passato, cercando di sfuggire all’ombra che li avvolge.




Quando si perde la persona più importante della propria vita, si prova un dolore inspiegabile e potente come uno tsunami, si arriva al punto che niente ha senso, si vive per abitudine o meglio, si sopravvive. E quel vuoto lo si riempie con qualsiasi cosa: musica, uscite, lacrime, cibo.

È Fiamma che attraversa tutto ciò con la perdita del padre, passa i suoi giorni come una routine dove nulla cambia,  sommersa dal suo dolore rendendosi invisibile…o quasi.

Un segreto che romperà per sempre il suo equilibrio.


Oggi vorrei essere una farfalla.

Una di quelle dalle ali trasparenti che sembrano di vetro.

Così potrei passare inosservata e volare lontano dal rumore incessante della mia anima, perdendomi in questo cielo d'autunno che minaccia pioggia e sembra pronto ad accogliere ognuna delle mie lacrime mai versate.


Ci sarà una persona che la vedrà per davvero, oltre l'apparenza e le parole: saranno quegli occhi che avranno la sua attenzione, forse gli unici: Rodrigo.

I due frequentano la stessa scuola, non si sono mai incontrati prima, ma un giorno si scontrano innescando una serie di eventi che intrecceranno i loro passi.

Rodrigo è nel suo mondo buio, non esiste più per lui alcun futuro ed è arrabbiato con il mondo intero per un trauma subito che gli ha stravolto tutti i piani. Sembra proprio che nessuno lo capisca. Tranne Fiamma. 

Il loro rapporto così particolare è per Fiamma troppo strano, perché crede che nessuno vorrebbe stare con lei, non lo merita, non è la ragazza  per quelli come Rodrigo; tuttavia lui non si arrende perché la vede perfetta così com’è.



«Di nuovo quell'etichetta. Se non la smetti potrebbe diventare un problema», aggiungo un sorriso alla mia affermazione. «Non esistono quelli come me e quelle come te», mormoro contro la sua bocca. «Esisto io che fatico a toglierti gli occhi di dosso. Il tuo sguardo, Fi, è un cazzo di cielo notturno, così penetrante da bucarmi il petto.» La scruto con aria seria, poi continuo: «E io detesto la notte. Eppure, quello che si nasconde nel tuo sguardo è un salto nel vuoto che non ho paura di fare».


Immersi nei loro dolori, traumi, segreti, si rifugiano nella notte affinché nessuno veda il loro pianto, nessuno possa strappare quelle ali che li farebbero volare altrove per allontanarsi dalla sofferenza. Quando hanno intrecciato le loro mani e i loro sguardi, hanno provato a volare insieme sopravvivendo ai dolori perché insieme è tutto più leggero e si impara ad amare ogni imperfezione. 

Leggere questa storia mi ha scosso così tante emozioni che non ho potuto trattenere le lacrime. L’autrice sembra che abbia scritto questo libro apposta per chi ha subito un lutto e sa cosa significhi quel vuoto incolmabile, cosa voglia dire riempirlo con qualsiasi cosa, come il cibo.

Benedetta ha saputo testimoniare il vero disturbo alimentare senza filtri che condiziona ogni vita umana senza intaccare l’amore, perché ogni persona è perfetta così com’è e se c’è l’amore si può guardare oltre le apparenze. Per questo mi sento di doverla ringraziare per averne parlato, mi sono sentita capita.

Un libro che insegna, dà tante lezioni sia su se stessi che per gli altri: non lasciare mai sole le persone, va oltre ciò che si vede da fuori e ama la vita. 












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